Covid, l'affondo di Galli: "Sistema a colori ha fallito, meglio il metodo cinese"

L'infettivologo del Sacco. "Le chiusure indifferenziate servono a poco, concentrarsi sui luoghi più colpiti con lockdown e vaccini"

Massimo Galli (foto Ansa)

Massimo Galli (foto Ansa)

Milano, 25 febbraio 2021 - "Il sistema a colori evidentemente non ce l'ha fatta. In questo momento io sarei per identificare i luoghi maggiormente colpiti soprattutto da varianti, chiudere per un periodo più o meno breve quei luoghi e vaccinare a tappeto in quei luoghi, dopo aver fatto, sempre a tappeto, test per vedere in che condizioni sono i cittadini".

Così Massimo Galli, primario infettivologo dell'ospedale Sacco di Milano a 'I numeri della pandemia', su Sky Tg24. "Possibilmente farei qualcosa di simile anche nei luoghi geograficamente vicini a quelli colpiti - ha spiegato Galli -. Non è facile, è un sistema un po' cinese, più o meno è stato fatto così in Cina, però funziona e funziona di più delle chiusure indifferenziate, anche parziali, che a quanto pare non risolvono il problema. Poi è evidente che tutti devono essere prudenti: se viene detto in un Dpcm che una cosa può essere fatta, non bisogna fiondarsi a farla tutti insieme''.

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