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Martesana, asciutta parziale Naviglio Grande e Pavese prosciugati per quattro mesi

Il calendario del Consorzio coniuga tutela e sicurezza

Martesana, asciutta parziale Naviglio Grande e Pavese prosciugati per quattro mesi

Ultima messa a punto scritta, pronto il calendario autunnale delle asciutte dei navigli. Fra gli altri il naviglio Martesana, che, reduce da una lunghissima asciutta totale nei mesi scorsi, torna al vecchio “regime”: sarà prosciugato per manutenzione e interventi tecnici a partire dall’11 settembre e lo rimarrà sino a metà novembre. Ma si tratterà di un’asciutta parziale, ovvero con mantenimento del deflusso minimo vitale d’acqua.

Il nuovo calendario dei prosciugamenti nei canali è stato revisionato dal Consorzio del canale Villoresi in estate e diffuso ai Comuni interessati. Non prevede prosciugamento per il Villoresi. Il Naviglio Grande sarà asciugato dal 27 dicembre ai primi di aprile dell’anno prossimo: è qui previsto un tratto di asciutta totale a valle di Castelletto di Abbiategrasso. Niente asciutta a Bereguardo, sarà invece asciutta totale dal 27 dicembre al 4 aprile prossimo per il naviglio Pavese. Del Martesana si è detto, si partirà e si concluderà prima che altrove. Il giro delle “grandi opere” lungo il canale dell’est Milanese si è concluso mesi fa: consolidamento spondale, messa in sicurezza di alcuni tratti di alzaia, completamento di alcune opere strategiche antialluvione, soprattutto nella zona di Gorgonzola. Le date sono scritte, ma eventuali cambi di rotta potrebbero essere necessari in corso d’opera, o in concomitanza con situazioni meteo specifiche. L’obiettivo delle grandi manovre d’autunno è sempre il medesimo: "Recuperare le sponde ammalorate, intervenire sui manufatti idraulici, effettuare attività di pulizia, limitare l’espansione della vegetazione che può giungere a compromettere l’importante funzionalità della rete. Il Consorzio – dice lo staff consortile nella sua comunicazione – ha dunque adottato, nel corso dell’anno, due periodi di asciutta tentando di ridurre al minimo la loro durata attraverso una pianificazione dei lavori il più possibile concentrata. L’obiettivo è quello di contemperare un’esigenza di efficienza e sicurezza della rete agli altri interessi in gioco che meritano altrettanto tutela, tra cui la produzione idroelettrica, lo svolgimento della navigazione, il rispetto delle aspettative ambientaliste". In quest’ultimo caso il riferimento è ovviamente alla problematica della salvaguardia della fauna ittica, oggetto di specifici protocolli e procedure.

M.A.