REDAZIONE MILANO

Martellate nel locale. Tre turisti francesi aggrediti al karaoke

Raid in viale Espinasse. "È stato un cinese, voleva 300 euro"

Martellate nel locale. Tre turisti francesi aggrediti al karaoke

L’ingresso dal lato di via Ludovico di Breme del complesso in cui si trova il locale di karaoke

I segni su tutto il corpo: spalle, torace, schiena, braccia, testa. Calci, pugni e soprattutto martellate. Tre uomini feriti e dimessi con prognosi comprese tra 20 e 40 giorni per i gravi traumi provocati dai violenti colpi sferrati da una sola persona, almeno nella ricostruzione degli aggrediti. Sono ancora da chiarire con esattezza i contorni del raid andato in scena ieri notte in viale Espinasse, in zona Villapizzone: a farne le spese sono stati tre turisti francesi di 34, 37 e 41 anni, che hanno dichiarato alla polizia di essere stati picchiati da un cinese sconosciuto in un locale karaoke dello stradone dell’estrema periferia nord ovest di Milano. Gli agenti dell’Ufficio prevenzione generale della Questura sono intervenuti alle 4 al pronto soccorso dell’ospedale Sacco, dove con ogni probabilità i francesi si sono recati da soli senza richiedere l’intervento di un’ambulanza. Agli investigatori delle Volanti hanno riferito che poco prima un cinese di cui non conoscono il nome li aveva minacciati all’interno del locale dove avevano trascorso la serata e aveva chiesto loro 300 euro apparentemente senza motivo; al loro rifiuto, avrebbe iniziato a colpirli, prima a mani nude e poi con un martello.

A quel punto, gli agenti si sono recati in viale Espinasse per trovare riscontri alla versione messa a verbale dalle vittime e per capire cosa fosse successo, ma l’esercizio commerciale aveva le cler abbassate: è probabile che il titolare abbia deciso di chiudere dopo il blitz armato e l’inevitabile trambusto che ne è seguito. Resta però da verificare il racconto dei francesi e in generale la dinamica di quanto accaduto, anche sul perché l’uomo abbia chiesto quella somma di denaro ai turisti. Un aiuto alle indagini potrebbe arrivare dall’analisi dei filmati registrati in quei minuti dalle telecamere di videosorveglianza installate nella zona.

Nicola Palma