Appello contro l’assoluzione di Marco Carta

Milano, 23 agosto 2020 - Si riaccendono di nuovo i riflettori sulla vicenda processuale del cantante Marco Carta. L’udienza dell’appello è fissata al prossimo 7 ottobre. Il cantante fu assolto in primo grado dall’accusa di avere rubato sei magliette, del valore complessivo di 1.200 euro, i fatti risalgono al 31 maggio del 2019 alla Rinascente di piazza del Duomo. ll 34enne era stato arrestato all’uscita del grande magazzino insieme a una sua amica, la 53enne Fabiana Muscas, che poi si era assunta tutta la responsabilità del furto, scagionando il cantante.

La donna ha già avuto un processo e a gennaio era stata ammessa alla pena alternativa al carcere, aveva usufruito dell’istituto di messa in prova. La donna, che aveva raccontato di voler fare «un regalo di compleanno» al suo amico che da poco aveva compiuto gli anni, da gennaio sta svolgendo un anno di lavori di pubblica utilità in una onlus Caritas di Cagliari. Nelle motivazioni dell’assoluzione decisa in primo grado per Carta, il giudice Stefano Cramellino aveva sottolineato che la prova fornita dall’accusa della sua colpevolezza sarebbe stata «insufficiente e contraddittoria». Diversa la ricostruzione del pm Nicola Rossato, che aveva chiesto la condanna dell’ex vincitore di Amici e Sanremo.

l pm nel ricorso spiegava di aver già dato conto nel primo grado, davanti al giudice di quante volte gli imputati «avevano mentito» nell’interrogatorio di convalida (il giudice non convalidò l’arresto di Carta, ma poi la Cassazione di recente gli ha dato torto) anche sulla base, poi, della visione dei filmati di videosorveglianza. Malgrado ciò, si legge nel ricorso, il giudice ha ritenuto di «dare la prevalenza nella ricostruzione degli eventi al narrato degli arrestati rispetto a quello del teste oculare».