Marcia anti-migranti, striscioni e fumogeni: tensione in stazione Centrale / FOTO

Al corteo bandiere tricolore e striscioni con la scritta "Prima gli italiani". La polizia ha evitato ogni contatto con un gruppo di immigrati che ha risposto alle provocazioni

Corteo anti migranti a Milano

Corteo anti migranti a Milano

Milano, 27 maggio 2017 - È terminata in piazza Duca d'Aosta, davanti alla Stazione Centrale di Milano, la manifestazione contro gli immigrati organizzata dal comitato Milano Sicura e appoggiata da diverse sigle dell'area di destra. Anche una piccola rappresentanza di Forza Nuova ha accompagnato il corteo in coda, e durante la marcia verso la Centrale ha acceso diversi fumogeni e urlato slogan contro gli immigrati. Una volta arrivati nel piazzale della stazione un gruppo di immigrati ha urlato in risposta agli slogan. Il confronto è rimasto solo verbale e non c'è stato alcun tipo di contatto tra i gruppi anche grazie all'intervento delle forze dell'ordine che hanno creato un'area cuscinetto. In chiusura ci sono stati diversi interventi dei rappresentanti dei vari gruppi partecipanti. 

La manifestazione, a cui ha partecipato un centinaio di persone, era partita con un minuto di silenzio per Antonietta di Nunno, la 35enne colpita alla nuca dal marito che poi si è rivolto la pistola alla tempia. "Tonia per noi in quartiere" l'ha ricordata una delle ideatrici del movimento. Lo striscione più grande era quello con la scritta: "Prima le nostre famiglie". Il corteo "No Invasion", organizzato contro gli immigrati, nelle intenzioni degli oraganizzatori è stato una risposta alla grande manifestazione della scorsa settimana "Milano senza muri" a favore dell'accoglienza dei migranti. 

Tra i partecipanti anche militanti di Tricolore e di Fratelli d'Italia. "La gente dovrebbe scendere in piazza per  urlare contro questa invasione di immigrati e finti profughi a cui forniamo cibo, assistenza e riparo a discapito degli italiani che ne hanno realmente bisogno - ha dichiarato una delle partecipanti -. Speravo ci fossero più milanesi, la gente deve capire che il cambiamento parte dalla strada. Non possiamo più aspettare le chiacchiere dei politici". Il programma prevede una marcia fino alla stazione Centrale, diventata "l'emblema dell'abbandono".

 

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