REDAZIONE MILANO

"Mancano 54 medici di famiglia". Nuova mobilitazione in vista: faremo sentire la nostra voce

Pioltello, il presidio in sala consiliare in occasione dell’assemblea dei sindaci

"Mancano 54 medici di famiglia". Nuova mobilitazione in vista: faremo sentire la nostra voce

Pioltello, il presidio in sala consiliare in occasione dell’assemblea dei sindaci

"Mancano 54 medici di famiglia. L’Adda-Martesana è il territorio dove la carenza di camici bianchi è stato ridotto meno: solo l’11, contro una media regionale del 51%". "I pazienti hanno perso la pazienza", nuovo presidio dei cittadini stanchi "di essere in serie C", l’appuntamento è per martedì alle 10 in sala consiliare a Pioltello, in occasione dell’assemblea dei 53 sindaci dell’Asst Melegnano-Martesana - spiega Curzio Rusnati uno dei promotori della mobilitazione ed ex sindaco di Bussero -. Saremo lì come sempre a far sentire la nostra voce". Il mese scorso i cittadini avevano consegnato alla sindaca Ivonne Cosciotti 2mila 700 firme raccolte (nella foto) in settimane di banchetti "per ribadire il concetto: il nostro diritto alla salute deve essere garantito".

"I malati scoperti sono 11mila sul territorio, siamo ultimi nella classifica lombarda", incalzano gli arrabbiati. "Una situazione sempre più critica.

"Chiederemo ancora una volta agli amministratori di sollecitare la direzione per mettere in campo misure di contrasto alla mancanza di dottori in molti paesi con ambulatori temporanei e vincoli di apertura nei prossimi bandi. Possibilità che l’Azienda non ha ancora utilizzato". I problemi sono tanti, "medici di base che mancano, anziani abbandonati e trasfertisti per ricette, cure e consigli, lavoratori in difficoltà per un semplice certificato medico e nessuna apparente strategia dall’alto: adesso basta": sui manifesti gli slogan dello sdegno ai giovedì della salute, cominciati nel 2024 davanti all’ex ospedale Serbelloni, a Gorgonzola. E nel frattempo in tutta l’area si raccoglievano adesioni. "Il nostro è un modo per sollecitare chi di dovere a risolvere i problemi sul serio", ancora Rusnati.

"Quest’anno l’Asst ha riportato i numeri peggiori di tutta la Regione come ambiti carenti di cure primarie - ricordano gli attivisti - 119 a giugno, 106 a ottobre".

La gente punta l’indice anche "sulle Case di comunità che non decollano e la mancanza di un vero sistema di servizi territoriali che possa fare la differenza dopo tante parole.

Le liste d’attesa per visite ed esami sono lunghissime e le difficoltà enormi. Serve "un piano di rilancio che individui i motivi della scarsa attrattività dell’Azienda per i medici e operatori con interventi per cambiare le cose".

Bar.Cal.