Antonio Di Fazio, l'ex moglie dai pm: in dieci ore il racconto di un incubo

La donna: "Vittima dello stesso schema, soggiogata con gli psicofarmaci"

Antonio Di Fazio è accusato anche dalla ex moglie

Antonio Di Fazio è accusato anche dalla ex moglie

Milano -  Dieci ore davanti ai pm per tornare alle origini di quello “schema“, fatto di abusi e minacce, che diverse donne sono state costrette a subire nel corso degli anni. Un racconto "lungo e doloroso", reso dall’ex moglie di Antonio Di Fazio, già al centro di due denunce per maltrattamenti in passato archiviate che ora potrebbero essere riviste alla luce di quanto sta emergendo da quando l’ultima vittima, la bocconiana 21enne narcotizzata e violentata, ha fatto saltare il sistema facendo scattare l’arresto del manager fondatore della Global Farma.

"Anch’io sono stata narcotizzata e costretta a subire minacce e maltrattamenti, vivevo in uno stato di soggezione psicologica", ha raccontato l’ex moglie che nel 2012 troncò la relazione con Di Fazio, con una separazione fatta anche di strascichi legali, e ora sta cercando di ricostruirsi una vita. La donna ieri, attorno alle 10.30, è entrata nell’ufficio del procuratore aggiunto di Milano Maria Letizia Mannella, che coordina l’inchiesta dei carabinieri con il pm Alessia Menegazzo, e ha iniziato a parlare. Decine di episodi messi a verbale, recuperati da un passato doloroso, riportando alla luce ricordi offuscati e blackout provocati dalle benzodiazepine che all’epoca sarebbe stata costretta ad assumere. Proprio i farmaci ansiolitici, che stordiscono e addormentano chi li ingerisce in dosi massicce, sono un elemento che rispunta in tutte le denunce raccolte da investigatori e inquirenti, uno dei cardini dello "schema" del 50enne Di Fazio. "Venivo minacciata e tenuta in uno stato di soggezione psicologica", ha raccontato l’ex moglie. Lo stesso modus operandì già riferito ed evidenziato dalle altre presunte vittime, almeno due oltre alla giovanissima studentessa che con la sua denuncia ha dato il via all’inchiesta milanese.

Domani riprenderanno le audizioni dei testimoni, nell’ambito dell’inchiesta che sta vagliando anche il ruolo della sorella di Di Fazio, medico oncologo in una clinica di San Marino. Era lei a scrivere le ricette delle benzodiazepine. Sentita dagli inquirenti, la donna ha continuato a difendere il fratello. L’ex moglie ieri è stata ascoltata dai pm fino a quando è calata la sera. Il lungo racconto messo a verbale, intervallato da pause per riprendere fiato e per riportare alla memoria particolari che risalgono ad anni fa, è una tappa importante nell’inchiesta, che scava alle origini di quello "schema" ripetuto negli anni, con l’uomo che agiva come un "professionista", metodico nella scelta delle sue vittime.

Proseguono in parallelo anche gli accertamenti, affidati al pm Pasquale Addesso, sulle origini del patrimonio del 50enne che attirava giovani donne con soldi all’apparenza illimitati, auto di lusso e cene in locali esclusivi. La sua ultima avventura imprenditoriale il 30 giugno dell’anno scorso, con la nascita in piena pandemia della Srl Global Farma con sede in via Pagano 38 a Milano e ufficio a Brescia, attiva nel "commercio all’ingrosso di articoli medicinali ed ortopedici". Un capitale sociale di 500mila euro e cinque dipendenti, per entrare in un business in crescita anche grazie all’emergenza sanitaria, fino a quando l’arresto ha fatto saltare ogni programma.  

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