Milano, botte e strattoni ai bimbi del nido: "Basta, stai fermo"

In una struttura della periferia nord educatrici inchiodate dai filmati. Il Comune alle famiglie: segnalate sempre

I bambini erano stati strattonati  e trascinati sul pavimento

I bambini erano stati strattonati e trascinati sul pavimento

Milano, 11 maggio 2019 -  «Stai ferma, basta». E giù strattoni e botte. «Ti ho detto di smetterla subito...». Urla e spintoni. Trascinamenti a terra, pizzicotti e tirate di capelli. Nel mirino 8 bimbi di 2-3 anni di età (sui 19 della classe), di cui due più vessati degli altri perché ritenuti dalle maestre particolarmente vivaci. Al termine di un’indagine-lampo della polizia locale, due educatrici di un asilo nido comunale della periferia nord (non ne indichiamo nome e ubicazione per tutelare i minori), di 58 e 63 anni, sono state denunciate per maltrattamenti e allontanate dalla scuola in via cautelare. Stando a quanto riferito, i primi accertamenti sono iniziati qualche mese fa, quando alcuni genitori hanno riferito di presunti comportamenti anomali alla responsabile della struttura. La dirigente ha allertato il Comune, che a sua volta ha inoltrato la segnalazione alla Procura. Gli approfondimenti investigativi sono stati affidati all’Unità tutela donne e minori di piazza Beccaria, nucleo specializzato in questo tipo di inchiesta. Un’inchiesta tutt’altro che semplice da portare avanti, anche perché nessuna delle piccole vittime presentava segni evidenti delle percosse subite.

Dopo aver acquisito le dichiarazioni di mamme e papà coinvolti, è scattata la fase due, cioè l’installazione di telecamere per trovare riscontri tali da inchiodare le educatrici, che pare diventassero violente soprattutto nel momento in cui i bimbi andavano in bagno. Sono bastate due settimane per raccogliere elementi così solidi, secondo l’accusa, da reggere la misura cautelare dell’interdizione all’attività educativa: il provvedimento è stato notificato l’altroieri alle maestre, mentre ieri mattina sono stati informati pure i genitori dei bimbi. Sembra che le educatrici, indagate per maltrattamenti (reato più grave dell’abuso dei mezzi di correzione che di solito viene contestato in casi del genere e contestato proprio per la «ricorsività» dei comportamenti aggressivi), alternassero periodi di normalità a momenti in cui facevano prevalere rabbia e risentimento nei confronti dei piccoli.

«La collaborazione tra famiglie e Comune è stata fondamentale per riuscire ad arrivare a questo risultato – il commento dell’assessore all’Educazione Laura Galimberti –. È importantissimo che i genitori si fidino di chi gestisce le nostre scuole e che non abbiano mai timore a segnalarci atteggiamenti strani e sbagliati. Il Comune è e sarà sempre al loro fianco, non ha nessuna intenzione di lasciarli soli». «Ringrazio gli agenti che hanno operato con competenza e discrezione per tutelare al massimo la privacy di tutti i bimbi coinvolti, approfondendo nel contempo le indagini in modo da raccogliere elementi importanti per arrivare al provvedimento di interdizione», ha aggiunto la vicesindaco e assessore alla Sicurezza Anna Scavuzzo. Già da ieri due nuove educatrici si stanno prendendo cura dei bimbi della sezione, ponendo massima attenzione al percorso che dovranno fare per riacquistare fiducia nelle maestre.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro