
È pioltellese la nuova capogruppo del Pd in Senato: la 48enne Simona Malpezzi è stata eletta all’unanimità nel prestigioso ruolo di Palazzo Madama. Una carriera tutta in ascesa: da insegnante e attivista del partito locale, in pochi anni è approdata al Governo, prima come parlamentare e poi ricoprendo incarichi importanti. Lascia la carica di sottosegretaria di Stato ai rapporti con il Parlamento – nei governi Conte e Draghi – per gestire i lavori del Pd al Senato. Un segnale di riequilibrio di genere voluto da Letta.
"È solo un inizio – dice la neo capogruppo Dem – vorrei si cominciasse a parlare del fatto che ci sono donne competenti e che hanno tutta la buona volontà di occupare spazi che sono loro per natura. Le donne e gli uomini hanno il diritto di sedersi a fianco in maniera assolutamente paritaria".
L’elezione di Simona Malpezzi va nel solco di cambiamento voluto da Letta, dopo che nell’ultima volata di Zingaretti le donne sono quasi sparite dai ruoli chiave del nuovo Governo.
"C’è stata una narrazione faticosa – commenta la pioltellese – ma noi oggi con i fatti dimostriamo che il Pd è capace di esprimere anche figure forti, femminili, condivise da tutti".
Sono sorte critiche, anche da settori femministi, per le modalità con cui si è arrivati a questo esito. "Penso che questo sia solo un inizio – ribatte la presidente –. Chiaramente traumatico per la modalità con cui è avvenuto, perché non è facile per nessuno".
Sulla persona che la sostituirà, "spero possa essere una donna", si augura Malpezzi, che ha sempre mantenuto vivo il rapporto con la sua città, non solo nelle occasioni elettorali ma anche nei momenti belli e in quelli drammatici, come la strage del deragliamento ferroviario di Seggiano.
Patrizia Tossi