Coronavirus, curare i malati è costato 1.200 milioni

Il 33% della cifra, 400 milioni, riguarda pazienti lombardi. In quattro mesi d’epidemia bloccati 860mila ricoveri ordinari

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Milano, 3 giugno 2020 - Da una parte enormi costi complessivi per i ricoveri dei pazienti affetti da nuovo coronavirus; dall’altra una altrettanto grande contrazione dei ricoveri ordinari, che potrebbe tradursi in cattiva salute futura dei pazienti e quindi in una maggiore prossima spesa sanitaria. Due aspetti che, come vedremo, riguardano da vicino la Lombardia. É quanto sostiene uno studio pubblicato a fine maggio dall’Altems, l’Alta scuola di economia e management dei sistemi sanitari dell’Università Cattolica. Un lavoro che aveva come obiettivo quello di far emergere l’entità dell’impatto che l’epidemia ha avuto e potrà avere dal punto di vista economico sul nostro sistema sanitario. Sul presente sono i dati a parlare.

Dall’inizio dell’epidemia il sistema sanitario nazionale ha speso oltre 1 miliardo e 200 milioni di euro per i ricoveri dei pazienti affetti da Covid-19. Il 33% di questa enorme somma è stata impiegata per i casi trattati in Lombardia. Calcolatrice alla mano, fa più o meno 400 milioni di euro. Il Piemonte si ferma al 14%. Il Veneto al 10%. Proseguendo con i dati, è da evidenziare come il totale della spesa diviso per il numero di ricoveri è stimato a 8.476 euro per ricovero. Considerando inoltre 176.145 giornate di degenza (al 26 maggio) in terapia intensiva, a un costo giornaliero medio di 1.425 euro, il costo totale a livello nazionale ammonterebbe a 250 milioni di euro, di cui il 36% sostenuto in strutture ospedaliere della Lombardia. Il problema però non è solo economico e non solo riferibile al presente, o al futuro prossimo.

Lo studio della Cattolica infatti ha stimato una contrazione, durante i 4 mesi di epidemia, di 860mila ricoveri ordinari. Ciò avrebbe comportato minori spese per oltre 3, 3 miliardi di euro, ma sul piatto è emersa una questione di non poco conto: "Questo dato – sostengono i ricercatori dell’Altems – può essere letto anche per cominciare a valutare l’impatto in termini di assistenza persa e possibili ripercussioni, a breve e medio periodo, in termini di esiti clinici e conseguente impatto sull’attività ospedaliera". Tradotto: rimane da verificare se questa perdita di attività ospedaliera ordinaria avrà ripercussioni sia sulla salute dei pazienti, sia sull’attività futura di ricovero, con possibili perdite economiche in particolare per gli istituti privati accreditati, la maggior parte dei quali ha sede proprio in Lombardia.

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