Madonnina distrutta dai vandali "Ennesimo raid, siamo stanchi"

Migration

La statua della madonnina che orna l’altare della piccola edicola votiva del Musocco, tra via Sapri e il cimitero Maggiore, è stata distrutta dai vandali. Bersagliata più volte (la penultima lo scorso 26 dicembre), ha subìto l’ennesimo attacco nei giorni scorsi: buttata a terra, si è spezzata. "Oramai è inutilizzabile e abbiamo dovuto toglierla, a malincuore", fanno sapere gli abitanti che si prendono cura di questo angolo di quartiere. Non solo, "è stato anche rotto un vaso che non aveva valore economico ma un grande valore affettivo perché apparteneva alla mamma di uno di noi. Perché rompere tutto, senza motivo?". L’edicola votiva è conosciuta come “la madonna di Caravaggio“ ed è una piccola cappella esistente nel quartiere da almeno 80 anni. C’è la madonnina “principale“, protetta da una teca, e un’altra, più piccola, senza protezioni, che richiama quella di Lourdes. Ed è questa seconda a essere stata presa di mira: lo scorso 26 dicembre era già stata lanciata a terra; gesto che gli abitanti hanno legato al “Natale anticlericale“ organizzato tra la sera di Natale e la mattina di Santo Stefano alla vicina Cascina Torchiera. Nel 2013, i cittadini avevano trovato schizzi di vernice rossa sulla teca, sul muro e sui fiori. Nel 2015, la “tag“ (firma) di un graffitaro lasciata con una bomboletta spray bianca. L’anno dopo, qualche giorno prima di Natale ignoti avevano spalancato i cancelletti, rovesciato vasi e buttato a terra tutti i mazzi di fiori e i lumini. A novembre del 2020 invece era sparita la madonnina di gesso, poi ricomprata. Adesso che è stata distrutta "abbiamo dovuto toglierla. Non sappiamo se tornerà, siamo stufi di offrire nuovi bersagli ai vandali". M.V.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro