M4, passo avanti ma resta l’incognita apertura

Restituita l’area riqualificata della stazione Forlanini, il quartiere respira: prime corse a fine 2022 con il collegamento verso Dateo

Due immagini dell’area "liberata" dal cantiere in zona Forlanini

Due immagini dell’area "liberata" dal cantiere in zona Forlanini

Milano - Una pista ciclopedonale, erba e cemento, una struttura bianca che accompagna verso la nuova stazione della metropolitana. Un passo in avanti per la costruzione della nuova M4 di Milano nell’area della Stazione Forlanini. Ieri, infatti, è stata restituita ai cittadini la zona antistante, riqualificata e utile per l’accesso allo scalo, all’itinerario pedonale e alla ciclabile tra la parte del quartiere che affaccia sulla fermata, via Ardigò e Forlanini. Un segnale positivo mentre proseguono i lavori, per colmare i ritardi imposti dal Covid. Anche se l’apertura è ancora un’incognita. Nel corso dell’ultima commissione consiliare convocata per fare il punto sull’opera l’assessore alla Mobilità Marco Granelli era stato chiaro: "Attiveremo il servizio della linea M4 quando ci saranno le condizioni e noi riteniamo, considerando i dati di oggi di Linate, che queste condizioni potranno esserci quando la linea raggiungerà Dateo, ovvero verso la fine del 2022. Il collegamento con Dateo significa il collegamento con il passante e con i diversi quartieri della città e quindi l’utilizzo della metropolitana varrebbe non solo per Linate".

La prima tratta, tra Linate e Forlanini, ha superato tutti i collaudi e sarebbe pronta a entrare in esercizio. Ma l’amministrazione comunale ha ritenuto di non aprire ancora la linea a causa del numero attualmente ancora basso di passeggeri sull’aeroporto di Linate, nonostante l’incremento estivo dovuto alle partenze per le vacanze. Per la stazione di Dateo il termine lavori previsto è settembre 2022: a questa data vanno aggiunti i tre mesi di ritardo dovuti alla chiusura del Covid, pertanto si andrà a fine 2022. Il costo previsto dall’accordo del 2018 per l’apertura della linea per il 2021 era di 11 milioni, mentre i ricavi dipendono dall’utilizzo, legato anche alla situazione sanitaria globale. La tratta fino a San Babila, che doveva essere pronta a dicembre del 2022 lo sarà nei primi mesi del 2023.

La tratta conclusiva della M4, che arriverà al capolinea di San Cristoforo è quella che sconta i ritardi più pesanti perché ai tre mesi dovuti al Covid si devono sommare quelli dovuti ai ritrovamenti archeologici nella zona di De Amicis. "L apertura della nuova linea di metropolitana (nonostante il ritardo accumulato dalle ultime due amministrazioni comunali sulla data di inizio del servizio), è qualcosa che il quartiere attende da anni. Perché chi vive nei pressi dei cantieri, da molto tempo sta partendo più di un disagio", spiega Paolo Guido Bassi, presidente del Municipio 4. "Durante il mandato di Pisapia abbiamo dovuto assistere alla distruzione del pratone, trovare un buco per l’auto è diventata un’impresa titanica. La Metro 4 è una grande cosa, ma per onore di verità, bisogna ricordare quanto male sia stato gestita questa partita negli ultimi 10 anni".  

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