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Lungolago al Cav, Basiglio divisa: "Facciamo la consultazione popolare"

La maggioranza di centrosinistra del Consiglio comunale di Basiglio si oppone all'intitolazione del lungolago di Milano 3 a Silvio Berlusconi. Le opposizioni protestano, mentre alcune associazioni del territorio chiedono una consultazione popolare. La scelta è una decisione politica.

Lungolago al Cav, Basiglio divisa: "Facciamo la consultazione popolare"

Scontro politico sull’intitolazione del lungolago di Milano 3 a Silvio Berlusconi. Il sindaco, Lidia Reale, durante la seduta del Consiglio comunale non è intervenuta sull’argomento. La parola l’ha presa il capogruppo Fabio Vinciguerra che ha detto "no" alla mozione delle opposizioni a nome di tutta la maggioranza di centrosinistra. "Berlusconi è stata una figura divisiva", le sue parole. Poi, nel suo intervento, ha parlato di "mozione presentata per mettere in difficoltà la maggioranza". Le opposizioni sono insorte in maniera civile ma ferma: "Prendiamo atto che è una decisione politica non di una lista civica - ha commentato il consigliere Pierluigi Avarone - ma noi andremo avanti con la nostra iniziativa". Avarone ha ricordato, tra l’altro, le parole del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, quando Berlusconi è stato iscritto al Famedio del cimitero Monumentale: "Milano è forte perché c’è diversità" e Milano "deve fare della sua diversità una forza".

Anche alcune associazioni del territorio protestano: "Ennio Doris sì e Berlusconi no, una scelta incomprensibile. Quando hanno, giustamente, intitolato una via ad Ennio Doris, non hanno chiesto conto a nessuno. Lo hanno fatto e basta. E ci hanno messo un paio di mesi. Dimenticando che Ennio Doris e Silvio Berlusconi erano indivisibili ed indissolubili e se esiste Banca Mediolanum è grazie a chi, questa amministrazione di sinistra, giudica impresentabile, ovvero Silvio Berlusconi", sottolinea Annamaria Licate della Voce di Basiglio. "La verità è che la loro decisione è stata una scelta politica. Perché loro sono una lista civica con dentro il Pd". Una apertura a fine consiglio è comunque arrivata da Vinciguerra: "Si potrebbe fare una consultazione popolare".