Oltre un chilometro e mezzo separa piazza Firenze dall’Arco della Pace: un lungo viale alberato, realizzato nel 1801, in piena età napoleonica, come primo tronco della strada che portava a Parigi. Progettato sul modello degli Champs-Élysées, corso Sempione appare oggi come una carreggiata centrale affiancata da due controviali, separati da strisce di verde punteggiate da platani. Lungo la strada, nuovi sentieri per pedoni e ciclisti, ultimati la scorsa estate. Un lavoro che ha comportato l’eliminazione della sosta irregolare sulle aree verdi e la disposizione di parcheggi ai lati della carreggiata. "Ora corso Sempione è stupendo e si può andare in centro con la bici", commenta Giulia Orsi, che passeggia con il figlio. "Prima i ciclisti andavano in strada ed era pericoloso", aggiunge Paolo Gabbrielli, che abita vicino. Ma il nuovo volto di corso Sempione scontenta un’altra categoria di cittadini: "Da pedone mi piace, da automobilista preferivo prima", sintetizza Claudia Mari, che è nata nel quartiere. "E poi c’è gente che lascia sporco sulle panchine. Ma magari Milano fosse tutta così". Insomma, questione di punti di vista.
Thomas Fox