REDAZIONE MILANO

Lunghi, corti, doc e animazione a Sesto San Giovanni: il Labour Film Festival in 27 opere

Il Labour Film Festival torna a Sesto San Giovanni con 27 opere dedicate al lavoro, all'ambiente e al sociale. Una giuria di studenti under18 assegnerà un secondo premio, insieme a quello del pubblico. Un'occasione per discutere di temi importanti come lavoro minorile, cambiamenti climatici e emigrazione.

Lunghi, corti, doc e animazione a Sesto San Giovanni: il Labour Film Festival in 27 opere

Ventisette opere tra corti, film e documentari dedicati ai temi del lavoro, dell’ambiente e del sociale. Da stasera fino al 12 ottobre torna il Labour film festival, il primo in Italia e uno dei quattro più importanti nel panorama europeo. Ad aprire la 19esima edizione, che vede insieme Cisl, Acli e il cinema Rondinella, sarà “Californie“ di Alessandro Cassignoli e Casey Kauffman, che sarà proiettato alle 15,30 e alle 21,15. Alle 20,45 ci sarà l’inaugurazione della mostra “In fabbrica” con le immagini scattate dagli ex operai della Breda. "I focus di questa edizione sono molteplici: lavoro minorile e dispersione scolastica in Italia, lavoro e cambiamenti climatici nel Sud del mondo, il rifiuto del lavoro e la nuova era del dopo lavoro – spiega Gianluca Casadei del Rondinella –. Ci saranno anche le eccellenze italiane all’estero con lo storytelling ‘Italiani di frontiera’ di e con Roberto Bonzio". La formula resta quella di sempre, articolata tra Labour.short, Labour.doc e Labour.film. Tra le novità, quest’anno ci sarà una giuria formata da studenti under18 che assegnerà un secondo premio, insieme a quello del pubblico, durante la serata Labour short award, dedicata ai corti. Il programma vede 22 appuntamenti per 27 pellicole e diverse serate speciali con gli interventi di registi ed esperti, come l’attore Gigi Mecchia, i registi Alberto Gottardo e Francesca Sironi, Erik Gandini, Antonio Tibaldi. "Le proposte sono numerose e interessanti con diverse angolature, da cui gli autori raccontano storie che investono il tema del lavoro: la protagonista bambina di ‘Californie’ e la necessità di lavorare per sé e per la famiglia o i cambiamenti climatici che mettono in discussione forme di lavoro tradizionali e secolari nelle Ande boliviane di ‘Utama – la terra dimenticata’ o la raccolta dei prodotti della terra che si intreccia con la questione femminile in Tunisia de ‘Il frutto della tarda estate’. C’è anche la dura emigrazione in cerca di lavoro degli italiani di inizio ‘900 nello splendido film di animazione ‘Manodopera’". Laura Lana