ALESSANDRA ZANARDI
Cronaca

Lotta all’evasione fiscale. Segrate e Cernusco tra i più attivi d’Italia

I due comuni dell’hinterland nei primi dieci posti della classifica della Cgia. Paolo Micheli: "Le dichiarazioni non bastano, promuoviamo strumenti concreti".

Paolo Micheli, sindaco di Segrate, in carica dal giugno 2015

Paolo Micheli, sindaco di Segrate, in carica dal giugno 2015

Lotta all’evasione fiscale: Segrate è nella top ten dei Comuni italiani che si sono rivelati più attenti nel segnalare all’Agenzia delle entrate le anomalie riscontrate sul territorio. Lo certifica l’ultimo rapporto dell’Ufficio studi della Cgia di Mestre (Associazione Artigiani e Piccole imprese). Irregolarità catastali, plusvalenze derivanti dalla compravendita di terreni ed aree edificabili, eventuali residenze fittizie: sono solo alcune delle situazioni che i Municipi possono segnalare al Fisco e che comportano, per gli enti locali, un ritorno del 50% di quanto viene poi effettivamente accertato dagli organi competenti.

Nel 2023 (ultimo dato disponibile) il Comune italiano che ha incassato di più dalla lotta all’evasione è stato Milano, con 397.991 euro. Seguono Genova, Prato e Lodi. Ma nelle prime 10 posizioni a livello nazionale spiccano anche i risultati ottenuti dalle amministrazioni di Cernusco sul Naviglio, con 75.880 euro, e Segrate, con 67.443 euro.

"Un risultato che premia un approccio amministrativo rigoroso, fondato sulla legalità e una gestione attenta e trasparente delle entrate - osserva il sindaco di Segrate Paolo Micheli -. Un ringraziamento agli uffici comunali per il lavoro svolto, e al nostro concessionario San Marco Spa, attivo in un ambito che richiede competenze specifiche, continuità e una stretta collaborazione con l’amministrazione finanziaria. Questo riconoscimento dimostra che, anche a livello locale, è possibile esercitare un ruolo attivo e responsabile nel contrasto all’evasione, a beneficio dell’intera collettività". "In un contesto nazionale in cui solo il 4% dei Comuni partecipa a queste attività – prosegue Micheli -, riteniamo che la politica debba assumersi la responsabilità di promuovere strumenti concreti, oltre alle sole dichiarazioni di principio. In quest’ottica, l’anno scorso abbiamo segnalato anomalie per 5 milioni di euro. Intendiamo proseguire in questa direzione, continuando a rafforzare le azioni di presidio e contrasto all’evasione, nella convinzione che il rispetto delle regole sia condizione imprescindibile per garantire equità, qualità dei servizi e risorse per tutta la comunità".

In parallelo alle segnalazioni inoltrate all’Agenzia delle entrate, prosegue anche la lotta all’evasione dei tributi locali, dalla tassa rifiuti alle rette delle mense scolastiche. Il tutto in un contesto, nel quale la Corte dei conti ha certificato l’uscita dallo stato di pre-dissesto economico che pesava sul Comune di Segrate. Negli ultimi 8 anni l’ente locale ha dovuto adottare una serie di misure di riequilibrio, per riassestare le finanze pubbliche gravate dai debiti.