Lotta alla povertà infantile. Oltre 50mila persone aiutate. Ma disuguaglianze in aumento

Il programma QuBì di Fondazione Cariplo: il 70% delle famiglie sostenute non era nota alla rete. L’appello del presidente: "Il diritto alla salute va garantito: serve un welfare di precisione".

Lotta alla povertà infantile. Oltre 50mila persone aiutate. Ma disuguaglianze in aumento

Lotta alla povertà infantile. Oltre 50mila persone aiutate. Ma disuguaglianze in aumento

"Le disuguaglianze sono in aumento: occorre tenere in grande considerazione i bisogni primari delle persone. Tra questi c’è certamente il diritto alla salute". Giovanni Azzone, presidente di Fondazione Cariplo ed ex rettore del Politecnico di Milano, ricorda così le sfide del programma QuBì. "Ci sono famiglie che non possono permettersi nemmeno i livelli di cura minimi o la prevenzione", sottolinea, ricordando i punti in cui si articola il programma, dal pasto per chi non lo ha all’inserimento lavorativo, dalla dispersione scolastica allo screening dentale (in collaborazione con Fondazione Buzzi, Università degli Studi di Milano, M5, Centro Medico Santagostino e Farsi Prossimo Salute). Da quest’anno si è aggiunto il controllo della vista alle persone meno abbienti svolto con l’Università di Milano-Bicocca e aperto a tutta la città. "Tutto ciò ha molta attinenza con quello che definisco welfare di precisione: arrivare a dare a ogni persona ciò di cui ha davvero bisogno", spiega Azzone.

Le "ricette di quartiere" di quest’anno contano 28mila beneficiari stimati, tra i quali 13.000 minori. Nel 202122 sono state raggiunte oltre 50mila persone fragili di cui più di 26.500 minori. Circa 10.700 famiglie sono state aiutate con interventi di sostegno alimentare. A 4.300 minori è stato favorito anche l’accesso a sport e cultura, 236 persone sono state coinvolte in percorsi di inserimento lavorativo. Sono 400 i neonati e le mamme che sono stati "presi per mano" nel 202122. Il 29% delle famiglie ha avuto accesso a sostegni di tipo alimentare, il 20% di tipo educativo e il 15% ad azioni di ascolto e orientamento ai servizi. Dall’analisi di Evaluation Lab sul profilo delle famiglie coinvolte, l’80% ha Isee inferiore a 6mila euro, nel 59% dei casi il familiare di riferimento non è occupato. Il 70% delle famiglie assistite non era nota prima alla rete. Si.Ba.