Da sinistra: il moderatore Dovizio, il sindaco Cosciotti, il prefetto Saccone il procuratore Dolci, il sociologo Dalla Chiesa, l’assessore Gerli e Andreucci (Libera)

"Fiducia è la parola chiave". Il prefetto di Milano Renato Saccone invita tutti "a non arrendersi mai" alla serata organizzata da Libera in città contro le mafie, dopo l’ultima inchiesta sul presunto voto di scambio che ha per protagonista Pioltello. Fra gli ospiti, Nando Dalla Chiesa, il professore, presidente onorario dell’associazione, e Alessandra Dolci, procuratore a capo della Direzione distrettuale antimafia. Ed è stata la magistrata a ricordare la nascita della ‘ndrina locale, "il 1 marzo 2008, una data precisa captata nelle intercettazioni, quando il capobastone secessionista Carmelo Novella decise che la Lombardia non doveva più prendere ordine dalla casa madre calabra". Parole contenute nella sentenza del processo infinito che ha condannato 200 affiliati per omicidio, traffico di stupefacenti, usura, riciclaggio, estorsione e corruzione. Dalla Chiesa ha messo in guardia la platea in sala consiliare "dalla violenza diffusa, a bassa intensità scelta in questa stagione dalla criminalità organizzata. Se si tagliano le gomme a un consigliere comunale non interessa né ai media, né alla politica, ma le cosche controllano il territorio". Il sindaco Ivonne Cosciotti ha parlato del supporto ricevuto da dicembre, quando è scoppiato il nuovo caso, "perché la solitudine è un sentimento che rischia di isolare, e invece ho potuto contare sulla giunta, sulle forze politiche, su Libera. Presenze costanti che ci hanno portato sino a questo appuntamento". La marcia verso il Giorno delle Vittime, il 21 Marzo, prosegue domani a Inzago. Protagonista all’auditorium alle 21 don Claudio Burgio, cappellano del carcere minorile Beccaria e fondatore di Kayros, la comunità per ragazzi in difficoltà di Vimodrone, che parlerà al pubblico del rapporto fra ragazzi e legalità. Bar.Cal.

Cronaca

"Fiducia è la parola chiave". Il prefetto di Milano Renato Saccone invita tutti "a non arrendersi mai" alla serata organizzata da Libera in città contro le mafie, dopo l’ultima inchiesta sul presunto voto di scambio che ha per protagonista Pioltello. Fra gli ospiti, Nando Dalla Chiesa, il professore, presidente onorario dell’associazione, e Alessandra Dolci, procuratore a capo della Direzione distrettuale antimafia. Ed è stata la magistrata a ricordare la nascita della ‘ndrina locale, "il 1 marzo 2008, una data precisa captata nelle intercettazioni, quando il capobastone secessionista Carmelo Novella decise che la Lombardia non doveva più prendere ordine dalla casa madre calabra". Parole contenute nella sentenza del processo infinito che ha condannato 200 affiliati per omicidio, traffico di stupefacenti, usura, riciclaggio, estorsione e corruzione. Dalla Chiesa ha messo in guardia la platea in sala consiliare "dalla violenza diffusa, a bassa intensità scelta in questa stagione dalla criminalità organizzata. Se si tagliano le gomme a un consigliere comunale non interessa né ai media, né alla politica, ma le cosche controllano il territorio". Il sindaco Ivonne Cosciotti ha parlato del supporto ricevuto da dicembre, quando è scoppiato il nuovo caso, "perché la solitudine è un sentimento che rischia di isolare, e invece ho potuto contare sulla giunta, sulle forze politiche, su Libera. Presenze costanti che ci hanno portato sino a questo appuntamento". La marcia verso il Giorno delle Vittime, il 21 Marzo, prosegue domani a Inzago. Protagonista all’auditorium alle 21 don Claudio Burgio, cappellano del carcere minorile Beccaria e fondatore di Kayros, la comunità per ragazzi in difficoltà di Vimodrone, che parlerà al pubblico del rapporto fra ragazzi e legalità. Bar.Cal.

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La serata organizzata da Libera con Saccone, Dalla Chiesa e Dolci. E domani a Inzago don Burgio cappellano del Beccaria

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