Lombardia generosa Profughi a quota 43mila

In Italia sono arrivati 112mila cittadini ucraini, 1 su 3 ha trovato casa qui "Solo 1.369 persone si sono appoggiate ai Centri di accoglienza"

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Sono circa 43mila i profughi ucraini arrivati in Lombardia dall’inizio dell’aggressione russa del 24 febbraio. Considerando che in Italia i dati del Viminale parlano di 112mila persone, 1 su 3 è arrivato nelle province lombarde. Secondo la fotografia aggiornata al 4 maggio, fornita dall’assessorato regionale a Territorio e Protezione civile sulla base dei dati di Prefetture e Questure, è Milano la provincia lombarda con il maggior numero di presenze (13.122), seguita da Brescia (6883) e Varese (6848); tra le prime cinque province per numero di ucraini figurano Bergamo (3695) e Monza e Brianza (3355). "Le attività relative all’accoglienza dei profughi ucraini stanno procedendo con grande impegno, grazie all’azione incrociata portata avanti da Regione Lombardia che si sta attivando su più fronti con spirito compatto per supportare il popolo ucraino – ha detto l’assessore al Territorio e Protezione civile di Regione Lombardia, Pietro Foroni –. Ad oggi sul territorio lombardo, grazie alla collaborazione con Prefettura, Protezione civile e Welfare, abbiamo registrato 42.887 ucraini presenti in accoglienza volontaria, di cui solo una piccola percentuale, 1.369 persone, ha avuto bisogno dei Centri di Accoglienza Straordinaria, la rete di assistenza introdotta dalla Prefettura". Tra i Cas, i numeri maggiori si registrano a Milano (774), Brescia (181) e Pavia (133). La maggior parte, 41.158 persone, risulta inserita nella rete di accoglienza volontaria, con Milano in testa (12348) seguito da Varese (6800) e Brescia (6702). Per quanto riguarda i minori, sono 1207 quelli non accompagnati, di cui quasi la metà (524) nel Milanese, 224 a Monza e Brianza, 218 nel Bresciano. "Sui Msna c’è grande attenzione da parte di tutti gli attori coinvolti – sottolinea Foroni - a partire dalle Prefetture, che stanno gestendo con grande impegno e professionalità una partita tanto delicata quanto importante. Il restante viene ospitato da parenti o privati". Prosegue, inoltre, la collaborazione con il Welfare per quanto riguarda l’assistenza sanitaria rivolta a tutte le persone in arrivo. "Le persone che arrivano in Lombardia hanno la possibilità di sottoporsi al tampone di controllo e vaccinazioni contro il Covid-19 – conclude Foroni –. Stiamo ottenendo ottimi riscontri. Un sentito ringraziamento va, in primis, a tutti i volontari e operatori di Protezione civile impegnati nelle operazioni di accoglienza dei profughi ucraini, risorsa preziosa e fondamentale che contribuisce a rendere il sistema lombardo un modello d’eccellenza territoriale da cui prendere esempio".

Federica Pacella

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