
Per i cani l'utilizzo dei parchi cittadini riveste spesso una grande utilità
Milano - “Negli ultimi anni il fenomeno dell’abbandono degli animali domestici è cambiato. L’estate è sempre stata individuata come il picco più alto e ancora oggi permane ma con sfumature differenti. In Lombardia l’abbandono classico oggi è quasi debellato”. A tracciare un bilancio sul fenomeno dell’abbandono degli animali in occasione della giornata mondiale del cane che si celebra oggi e al termine delle vacanze estive, è Gianluca Comazzi, assessore al Territorio e Sistemi Verdi di Regione Lombardia, da sempre schierato dalla parte degli animali.
“Negli anni le campagne di sensibilizzazione sono servite - sottolinea Comazzi all’Adn Kronos -. Oggi l’abbandono è di tipo sociale: gli animali vengono abbandonati perché i proprietari sono ricoverati in ospedale o perché a causa di condizioni famigliari economiche e sociali non riescono più ad occuparsene. Il ‘classico’ abbandono del cane legato al palo è ancora presente ma in forma minoritaria. Le campagne di sterilizzazione sono servite”. In molte Regioni, tuttavia, il fenomeno del randagismo permane, “soprattutto in alcune Regioni del Sud, dove i cani sono abituati a vivere liberi e si accoppiano con altri cani. Questo fenomeno può essere contrastato solo attraverso delle vere campagne di sterilizzazione”. In città, fa notare l’assessore, i rischi più grandi per i nostri amici a quattro zampe riguarda la mala custodia.
“I cani vengono lasciati sui balconi o in auto e il problema si presenta soprattutto quando temperature sono molto alte”. Gli animali, ricorda Comazzi, “soffrono il caldo come noi ed è molto importante evitare di esporre il cane o il gatto ai momenti più caldi della giornata. Bisogna inoltre dargli sempre da bere ed evitare di lasciarli incustoditi in situazioni molto pericolose”. Nell’ultimo mese, a seguito del nubifragio che il 25 luglio scorso ha colpito Milano, diversi parchi cittadini sono rimasti chiusi, con conseguenti disagi per i proprietari di cani. Dopo la riapertura di molte aree verdi della città, anche il Parco Sempione e i Giardini Montanelli, due dei più vasti,erano tornati ad accogliere i cittadini, ma ora richiudono per allerta meteo.
Ma per Comazzi la chiusura prolungata resta inaccettabile. “Non è possibile - lamenta - che un Comune come quello di Milano, che ha un settore verde e un bilancio così rilevante, non sia stato in grado, nel giro di qualche giorno dal nubifragio, di riconsegnare ai milanesi l’utilizzo dei parchi cittadini”. Per l’assessore si tratta di “una grave mancanza che conferma il fatto che il Comune sia in ritardo e carente nella manutenzione dei parchi”.
Anche in passato, ricorda, “il Comune non ha tagliato l’erba in numerosi luoghi della città, mettendo a rischio chi soffre di allergie e anche gli animali domestici, per la presenza dei forasacchi”. L’uso dei parchi “ha anche una valenza sociale, non tutti hanno la possibilità di andare in montagna o al mare e l’uso del parco spesso è l’unico momento di serenità. Il fatto che siano rimasti chiusi - conclude Comazzi - è molto grave e ha avuto un impatto negativo su persone e animali”.6