
Ivano
Dones*
ultima cosa che sarebbe bello non sentir dire né in Italia né tantomeno a Milano, è la speranza di tornare alla normalità. Forse in un anno riusciremo ad avere, se la gente deciderà di farsi tutta vaccinare, una convivenza con il Covid che ci permetterà di riprendere alla grande tutte le nostre attività. È stato un anno di possibilità di pensare a come reinventarsi una grande città per renderla più accogliente, più produttiva, meno cara e meno congestionata. Questo porta a considerare alcuni aspetti di una possibile reinvenzione di Milano. Penso che sia irrinunciabile pensare di convertire in tempi abbastanza stretti, tutti i piccoli comuni dell’area metropolitana di Milano in un unico comune con molti municipi in modo da uniformare e potenziare sia l’apparato burocratico- amministrativo che il sistema dei trasporti che, di sicuro va potenziato per poter prevedere, in un futuro non troppo lontano, ad un reale abbattimento del traffico automobilistico a favore di una mobilità più sostenibile con un servizio di trasporto pubblico presente e frequente in tutte le zone dell’are metropolitana.
Io credo che l’imprenditoria milanese, le università milanesi e l’amministrazione pubblica siano molto più che in grado di cogliere l’occasione di questo rinnovamento per inventarsi un posto migliore dove vivere. Possono farlo facendo corpo unico e progettando insieme una nuova metropoli aldilà dei giochi di potere della varie forze politiche. Che si faccia una raccolta delle idee le più strampalate, che provengono da tutti su come la gente sogna la Milano di domani e su questa base penso potranno venire molte idee da mettere in pratica. È assolutamente necessario farlo ora. Lo chiedono i milanesi, lo chiede il pianeta. Anche in questo Milano potrebbe essere la locomotiva per tutto il paese. Ci siamo sempre riusciti. Ci riusciremo anche ora. Datemi retta vaccinatevi tutti e cerchiamo di uscire rapidamente da questo incubo.
*Neurologo e neurochirurgo