
Locate Triulzi (Milano), 8 giugno 2022 - Erano sul treno 24349 della linea S13 partito da Milano Bovisa alle 15.08 e diretto a Pavia. Quel convoglio dove giovedì scorso, 2 giugno, un ragazzo di 24 anni della Costa D’Avorio, residente nel pavese, ha tentato di rapinare e abusare sessualmente di una ragazza di 24 anni. Il giovane poi è stato arrestato dai carabinieri intervenuti sul posto grazie anche all’aiuto di tre giovani della Sierra Leone che lo hanno bloccato. Il racconto drammatico della coppia che vive a Milano e si stava recando nel Pavese a trovare i familiari. Lui, Pietro B. ha 37 anni, lei 35: sono non vedenti e hanno vissuto un inferno; 7-8 minuti di violenza, tanto dura il tragitto da Rogoredo a Locate Triulzi. Minuti per loro interminabili.
Quando vi siete resi conto che stava accadendo qualcosa di grave? "Abbiamo preso il treno delle 15.08 da Milano Bovisa diretto a Pavia. Tutto ha avuto inizio a Rogoredo dove è salito l’aggressore (il 24enne ivoriano poi arrestato dai carabinieri). Quando il treno è partito abbiamo sentito quel ragazzo che minacciava la ragazza tentando di strapparle la borsetta. Al suo rifiuto ha iniziato a molestarla e l’ha presa a schiaffi talmente forti che sentivamo i colpi. Era nello scompartimento vicino al nostro ma sono tutti aperti ed era come essere lì. Poi lei ha iniziato a urlare ed è scappata venendo verso di noi". Nel frattempo le urla della 24enne hanno attirato gli altri passeggeri presenti.
Lo spavento e l’aggressore che intanto stava arrivando da voi... "Eravamo molto spaventati, abbiamo sentito i suoi passi pesanti. L’aggressore ci ha rapinato. Voleva gli zaini, il mio borsello e la borsetta della mia compagna. Ho tentato di resistere ma ha iniziato a picchiarmi. Prima un colpo in testa non so con cosa, poi manate addosso e infine mi ha preso a cinghiate in faccia colpendomi sul collo. L’unica cosa che sono riuscito a fare è stata quella di frappormi tra l’aggressore e la mia compagna per difenderla".
Cosa è accaduto dopo l’aggressione sul treno? "Arrivati a Locate abbiamo sentito gente che urlava mentre l’aggressore ancora tentava di picchiarmi. Erano scesi tutti dal treno, eravamo soli e siamo scappati. Abbiamo trovato una uscita, quella da dove eravamo entrati e siamo scesi. Non conoscevamo la stazione di Locate quindi seguivamo le voci ma l’energumeno continuava a inseguirci e minacciarci. Ha tentato di colpirmi ancora anche alla schiena. Poi abbiamo sentito che c’era un’ambulanza e qualcuno ci ha preso per mano e fatti salire. Sull’ambulanza c’era anche la prima vittima dell’aggressione, la ragazza di 24 anni".
Ora dimenticare sarà difficile. "Abbiamo avuto tanta paura mentre ci inseguiva. Abbiamo temuto ci ammazzasse. Io ho avuto 21 giorni di prognosi per il trauma cranico, al timpano e le varie contusioni per le botte prese ma la mia compagna - fortunatamente illesa fisicamente - è rimasta scioccata. Sul treno siamo rimasti da soli, in questi casi dovrebbero esserci delle guide audio per aiutare, chi come noi non vede, a fuggire".