L’oasi naturalistica di Vizzolo intitolata alla vittima di mafia. Renata Fonte uccisa nel 1984

Un’area rifugio per decine di specie di uccelli

L’oasi naturalistica di Vizzolo intitolata alla vittima di mafia. Renata Fonte uccisa nel 1984

L’oasi naturalistica di Vizzolo intitolata alla vittima di mafia. Renata Fonte uccisa nel 1984

Con una cerimonia nella giornata di domenica, l’oasi naturalistica di Vizzolo Predabissi è stata dedicata alla vittima di mafia Renata Fonte, uccisa nel 1984 in Salento per aver fermato, grazie alla carica di assessore che ai tempi rivestiva, un piano di lottizzazione a Porto Selvaggio. Omaggio alle legalità e alla lotta contro i soprusi, l’intitolazione è avvenuta alla presenza di cittadini e ambientalisti, unanimi nel riconoscere l’importanza dell’oasi da un punto di vista paesaggistico ed ecologico. "Un sogno che si avvera, un progetto nel quale ho creduto da subito e che rimarca il valore, preziosissimo, delle zone umide", ha detto la sindaca Luisa Salvatori, mentre Emilio Padoa Schioppa, professore associato di ecologia alla Bicocca, ha evidenziato che aree come quella di Vizzolo anticipano i contenuti della “restoration law”, la nuova legge europea per la rinaturalizzazione dei territori. Ex cava di prestito per la costruzione della Tangenziale Esterna, estesa su una superficie di 250mila metri quadrati, l’oasi è diventata nel corso degli anni punto di approdo e di passaggio per decine di uccelli. Dal 2021 è di proprietà del Comune di Vizzolo. Dopo la realizzazione di alcuni interventi di rimboschimento e il posizionamento di pannelli per il birdwatching, ora, anche grazie a un bando di Fondazione Comunità, si punta ad un’ulteriore valorizzazione dell’area, per renderla fruibile da parte di cittadini e scolaresche. "Gli ingressi del pubblico saranno in ogni caso controllati, per non spaventare gli animali", annuncia Salvatori. Ad affiancare il Comune in questo nuovo percorso di salvaguardia e promozione saranno le associazioni del territorio.A.Z.