Aereo caduto a San Donato, "Lo strazio fra le macerie. Una scena apocalittica"

Distrutte dalle fiamme anche diverse auto parcheggiate nella zona: ma ogni danno è niente di fronte alla morte di 8 persone

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di Massimiliano Saggese

Volti attoniti, sguardi persi fra i rottami di quello che resta dell’aereo privato, un Pilatus Pc-12, precipitato, ieri alle 13, poco dopo il decollo, su un edificio in costruzione che avrebbe dovuto ospitare un garage per pullman.

C’è chi racconta di essere passato fra le macerie del capannone ancora prima che arrivassero i soccorsi e di aver visto uno scenrio orribile, sconcertante. "Volevo recuperare l’auto ma non è stato possibile – racconta Tamer Abdo che aveva lasciato la sua macchina lungo la strada che costeggia il parcheggio sul quale è precipitato l’aereo. - C’erano macerie, rottami, un disastro. Il mio disagio temporaneo è svanito di fronte al dolore immenso per le vittime".

Una decina le auto parcheggiate in quella zona distrutte dal rogo scaturito dopo l’impatto. Abdo Tamer è particolarmente scioccato per quanto accaduto, per lui è il secondo incidente aereo che vede a Milano. Si era trovato anche in quello del Pirellone. "Ero appena arrivato alla stazione centrale di Milano e quando sono uscito ho visto il grattacielo Pirelli distrutto da un aereo che si era schiantato contro la sede della Regione. Stavo tornando da lavoro allora come oggi (ieri per chi legge, ndr) e sono davvero spaventato". Sono molti i testimoni che hanno visto l’aereo precipitare. "Abitiano qui dietro spiegano Dario e la compagna Marzia – siamo abituati a sentire gli aerei passarci sulla testa ma questa volta è stato diverso, un sibilo forte, sembrava un Tornado, a non più di una ventina di metri dalle nostre case. Poi l’aereo ha iniziato a ballare ed è caduto in picchiata, roba di pochi secondi". Sono molti testimoni che pensano si sia trattato di un guasto, come ci racconta un clochard che vive nella zona ed è conosciuto alla stazione degli autobus della metro di San Donato: l’aereo ballava poi è precipitato ed ha puntato l’area cantiere.

Forse il pilota ha evitato di andare contro il parcheggio multipiano e la stazione dei pullman; sarebbe stata una strage. In effetti all’ora del disastro erano presenti decine di passeggeri sia diretti alla metropolitana che per gli autobus locali e nazionali che fermano qui. E l’edificio sul quale è precipitato il piccolo veicolo è destinato proprio a diventare un parcheggio per gli autobus che ora sostano all’aperto : "L’edifico è destinato ad ospitare una stazione per autobus a media e lunga percorrenza – spiega l’architetto Michele Pugliese, direttore dei lavori della Costruzioni Milano sul posto per un sopralluogo – il lavori dovevano terminare entro dicembre ora dobbiamo valutare i danni ma ora il pensiero va alle vittime".

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