Non ha risposto alle domande della gip il conduttore radiofonico Andrea Piscina, 25 anni, arrestato giovedì scorso per produzione di materiale pedopornografico e violenza sessuale.
L’ex speaker, come ha spiegato il suo difensore, l’avvocatessa Valentina Di Maro, si è avvalso della facoltà di non rispondere
davanti alla giudice Ileana Ramundo, sostanzialmente perché il quadro accusatorio non è completo. "Attendiamo, quindi, la chiusura delle indagini per capire quello che raccoglierà la Procura per poi stabilire la linea difensiva", spiega la Di Maro.
Il legale, all’uscita del carcere di San Vittore, ha inoltre affermato che il suo assistito è "molto provato" e ha aggiunto che "al momento sta soffrendo molto per la situazione, il fatto di essere un volto noto passa in secondo piano".
Non si esclude il ricorso al Tribunale del Riesame per chiedere la revoca della misura cautelare in carcere e puntare ai domiciliari. Secondo le indagini del pm Giovanni Tarzia, tra i minori adescati in rete l’ex speaker sospeso da Rtl 102.5, al momento ne sono stati individuati due, ma sarebbero molti di più, decine e forse anche centinaia. Sui dispositivi del giovane, infatti, sono state trovate oltre mille immagini, che sarebbero riconducibili a bambini di età compresa tra i 9 e i 14 anni.
Stanto alle indagini, il 25enne avrebbe intrattenuto rapporti con bambini attraverso numerose videochiamate nelle quali si fingeva una ragazzina di nome Alessia. Contattava i minori sul web e prometteva di accendere la telecamera e farsi vedere solo se dall’altro capo del telefono il bambino compiva atti di autoerotismo.Stando alle prime indagini lo speaker avrebbe cancellato le prove poco prima della perquisizione, ma gli investigatori sono riusciti comunque a recuperare tutto il contenuto. I fatti contestati risalgono al periodo tra il 2021 e il 2023.
Piscina, speaker del programma “I Nottambuli“, svolgeva attività parallele al lavoro anche a contatto con i più piccoli. Stando agli accertamenti, una delle vittime sarebbe stata agganciata non su Internet, ma in una polisportiva dove Piscina lavorava come allenatore. La madre del bambino aveva presentato denuncia nell’estate del 2023. An.Gi.