Una canzone per sfidare il degrado ambientale: è la nuova proposta canora di Simone Riva, conosciuto con il soprannome di “turista spazzino” per l’attività volontaria di pulizia dei luoghi dai rifiuti, che negli ultimi anni si è cimentato anche nel ruolo di cantautore con brani a chiave ecologista, spopolando su YouTube. “L’isola che c’è”, questo il titolo, denuncia le conseguenze dell’abbandono della plastica che forma vere e proprie isole nel mare, ricolme di rifiuti, dove le reti mutilano le creature marine e il petrolio infesta le acque. La canzone è una metafora sul disinteresse dell’umanità nel trovare soluzioni al grave problema dell’inquinamento. Attraverso la sua opera, infatti, Simone Riva invita il pubblico a riflettere sulle nostre responsabilità individuali e collettive, invitandoci a un cambiamento immediato.
"Ho voluto portare gli ascoltatori in un viaggio surreale - spiega - in cui la plastica e i rifiuti sono i protagonisti indiscussi. Le immagini evocate sono volutamente forti e disturbanti per non lasciare spazio a fraintendimenti: il nostro consumo sfrenato e la gestione irresponsabile dei rifiuti stanno trasformando gli oceani e gli ambienti naturali in discariche a cielo aperto". Il brano, registrato nello studio di Nicola Ursino a Revello (Cuneo), conferma il felice sodalizio che Riva ha stretto già da diverso tempo con il noto arrangiatore e polistrumentista. V.G.