Milano e l'aumento degli affitti: prezzi giù solo a Baggio e San Siro

I rincari record fra Corvetto, Famagosta e Forlanini. Costi in costante crescita anche nell’hinterland.

Prezzi alle stelle per un alloggio in  affitto

Prezzi alle stelle per un alloggio in affitto

Milano, 28 gennaio 2023 -  Gli affitti esplodono anche in quartieri periferici come Corvetto–Rogoredo, con un +13,8% rispetto al 2021 e un valore di 17,5 eurometro quadro. Si arriva addirittura a un +19,7% in Famagosta-Barona, si sfiora un +18% in zona Forlanini. Gli unici quartieri a scendere - rispetto a una media milanese del +11,2% e prezzi di 21 eurometro quadro fotografata dai dati Idealista - sono Baggio (-1,1%) e San Siro-Trenno-Figino (-2,1%).

Se gli affitti sono salati, comprare casa per lavoratori dal reddito medio è un’utopia. A dicembre 2022, secondo dati di Immobiliare.it, per gli immobili residenziali in vendita sono stati chiesti in media 3.462 euro al metro quadro, con un aumento del 5,10% rispetto a dicembre 2021. "Una città per pochi che nega il diritto all’abitare a tanti per via dei suoi prezzi fuori mercato visto che si parla di 5-6mila euro al metro quadro per appartamenti di 85 mq per l’acquisto ed affitti da 1300-1500 euro al mese per alloggi della stessa metratura", evidenzia la Uil Lombardia. Una città che non consente di poter sostenere un mutuo, anche per effetto di un mercato del lavoro sempre più precario: oggi il 28% dei nuovi contratti stipulati sono sotto i quattro giorni di lavoro.

Così le famiglie cercano casa nell’hinterland o nelle province lombarde, provocando però un aumento dei prezzi anche in territori più periferici. "I giovani studenti, le coppie di quella che una volta si chiamava la piccola media borghesia non trovano le condizioni economiche, logistiche ed organizzative per abitare in questa città", ha spiegato il sociologo Mario Abis, intervistato dalla web tv della Uil Lombardia (Sindacato Tv), che ha dedicato un approfondimento al tema. Anche perché, di fronte a prezzi della casa in costante crescita, rincari dei trasporti e dei beni di largo consumo, gli stipendi restano al palo. "È necessario fare in modo che anche i progetti di riqualificazione di cui si parla e che sono il futuro, siano realizzati per famiglie, giovani coppie e anziani e non solo come vetrina del “bello ed impossibile”", spiega il segretario generale della Uil Milano e Lombardia, Enrico Vizza. "Questo aspetto lo si affronta facendo delle politiche serie sull’abitare – prosegue – riteniamo indifferibile e urgente un confronto con tutte le istituzioni a livello comunale e anche a livello regionale. Bisogna smettere di avere una competizione tra due soggetti l’Aler che gestisce l’edilizia residenziale popolare per quanto riguarda la Regione Lombardia e Mm che gestisce l’immobile di proprietà del Comune".

Un appello avanzato anche dal mondo delle imprese. "La piccola dimensione di impresa non può reggere il prezzo di questi mercati – sottolinea Paolo Panciroli, della Confederazione Nazionale Artigianato (Cna) Lombardia –. Noi spingiamo perché ci siano percorsi che consentano di definire strutture a rete piuttosto che acquisire immobili che in qualche modo non consentono loro di stare in una città così cara". Secondo l’architetto Giorgio Goggi "Milano in poco tempo ha creato una bolla immobiliare incredibile". Un problema finito sul tavolo anche del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini che ieri, a Milano, si è impegnato ad "avviare un nuovo piano-casa a livello nazionale a partire dalle grandi città", perché "il prezzo del mattone sta arrivando a livelli troppo elevati".

 

 

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