L’iniziativa dello Ieo "Un approccio diverso al tumore al seno Ecco perché si può"

Dall’Istituto Europeo di Oncologia un podcast sui progressi delle cure con le testimonianze dei pazienti. Testimonial l’attrice Finocchiaro e il compositore Piovani. "Cacciar via la menomazione dalla mente".

L’iniziativa dello Ieo  "Un approccio diverso  al tumore al seno  Ecco perché si può"

L’iniziativa dello Ieo "Un approccio diverso al tumore al seno Ecco perché si può"

di Giambattista Anastasio

Due anni fa era stato Jovanotti a salire sul palco del teatro Manzoni e raccontare del tumore della figlia Teresa, finalmente guarita, all’annuale incontro “IEO per le donne“, organizzato dall’Istituto Europeo di Oncologia, lo scorso anno Mara Maionchi, lei stessa operata al seno. Quest’anno sono stati il compositore Nicola Piovani, l’attrice Angela Finocchiaro e Mario Calabresi, direttore di Chora Media, gli ospiti dell’evento a cui hanno partecipato un migliaio di pazienti. Un incontro che è stata l’occasione per presentare il podcast realizzato dallo IEO proprio con Chora Media per innescare un cambio di approccio, di far vedere il tumore al seno "Con altri occhi".

"Oggi – ha spiegato Paolo Veronesi, direttore del programma Senologia IEO – il tumore al seno è una malattia molto diversa rispetto al pensiero comune innanzitutto perché ci sono nuove cure. Sono finalmente arrivati alle pazienti i “farmaci intelligenti“, figli della decodifica del genoma, anche per le forme più avanzate. Penso agli anticorpi coniugati o all’immunoterapia. Inoltre è migliorata la prevenzione, tanto che oggi riusciamo ad individuare sempre meglio anche le persone a maggior rischio di ammalarsi. Fino a pochi anni fa – ha aggiunto – conoscevamo 5 o 6 geni che predisponevano allo sviluppo della malattia, oggi ne conosciamo almeno il doppio e, se ne scopriamo le portatrici, possiamo attivare dei programmi di sorveglianza speciali. Il miglioramento delle cure ci ha anche permesso di occuparci ancora più estesamente della vita della donna oltre la malattia. Abbiamo imparato a preservare la fertilità tutte le volte che è possibile, a far sì che la donna si occupi anche della propria sessualità e del proprio benessere fisico e psichico in generale, senza considerarli come elementi superflui. Abbiamo buoni motivi per cambiare la nostra visione del tumore del seno". Da qui il podcast in 5 puntate ascoltabili da ieri su tutte le piattaforme audio gratuite, che raccontano le storie di alcune pazienti intrecciate alla voce dei medici e alla voce narrante di Monica Guerritore.

"Nel 2010 mi sono operata di tumore al seno – ha fatto sapere Finocchiaro –. Il dopo, però, è più subdolo, perché il tumore colpisce una parte importantissima del nostro corpo. E allora lì diventa più subdolo nell’accettazione di se stessi. Bisogna affrontarlo in un modo che non covi da qualche parte il fatto di pensare che in qualche maniera abbiamo subito una menomazione. È più difficile scacciare il tumore dalla mente delle donne" dice l’attrice ripetendo una frase di Veronesi. Piovani ha invece invitato a "fidarsi della scienza. In un tempo in cui la civiltà e la cultura umanistica stanno franando da più parti, per esempio nel ritorno di mostri che pensavamo cancellati o magari allontanati dalla nostra area geografica, e in un tempo di smottamento etico come quello che stiamo vivendo, c’è qualcosa di luminoso. Sono i miracolosi progressi della scienza".

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