REDAZIONE MILANO

L’inferno sulla Statale Il frontale, poi il rogo Medico di base muore carbonizzato nell’auto

Il corpo della vittima identificato solo dopo ore di verifiche. Lunga colonna di fumo nero dal Tir, ferito lievemente il camionista. Traffico in tilt per ore e indagini in corso per ricostruire la dinamica.

L’inferno sulla Statale Il frontale, poi il rogo Medico di base muore carbonizzato nell’auto

Dopo il violento impatto con il tir l’auto ha preso fuoco. Il conducente, rimasto intrappolato tra le lamiere, è morto carbonizzato. Per Francesco Randon, 61 anni, medico di base a Pontirolo Nuovo e Canonica d’Adda, al confine con Vaprio, non c’è stato nulla da fare. Una fine orribile la sua. A rendere difficile l’identificazione, avvenuta dopo ore, non solo lo stato del cadavere, ma anche i segni lasciati dall’incendio. Basti pensare che sia la targa che il numero di matricola sarebbero stati distrutti dalle fiamme.

È successo ieri pomeriggio intorno alle 15.08 lungo la Ss 42, all’altezza di Brusaporto, la superstrada che collega Seriate con Albano Sant’Alessandro. La colonna di fumo, a causa dell’incendio, ha provocato un fumo nero che era visibile anche da lontano. Ferito lievemente il camionista, un 51enne, Carlo Julita: è stato medicato sul posto dal personale medico del 118. Sull’esatta dinamica al lavoro i carabinieri della Tenenza di Seriate, coadiuvati dai vigili del fuoco di Bergamo. Il traffico è stato subito bloccato per consentire agli operatori di poter lavorare in sicurezza, anche perché ben presto si sono formate lunghe colonne (la Ss 42 è un’arteria importante per la circolazione in provincia).

La superstrada è stata chiusa: l’uscita obbligatoria è all’altezza di Seriate, e per ovviare l’intasamento sono stati consigliati percorsi alternativi. Lunghe code anche direzione Valle Cavallina, iniziate all’altezza della Fiera di Bergamo. Una scena da film. Lo schianto, e dopo pochi attimi le fiamme.

Secondo una prima ricostruzione, il camion stava viaggiando in direzione Bergamo. Era pieno di frutta e verdura e il mezzo pesante era diretto a Lecco per le consegne. L’auto, che dovrebbe essere una Ford Puma, procedeva verso Trescore Balneario. All’altezza di Brusaporto, pare che la vettura abbia invaso la corsia opposta dove in quel momento stava sopraggiungendo il tir. Il conducente ha azzardato una manovra, ma non è riuscito a evitare lo schianto. E l’auto dopo l’impatto ha preso fuoco. Entrambi i mezzi sono sotto sequestro.

Francesco Donadoni