Liceo Carducci, il preside Di Mario: “Montagne di bugie contro di me, sono disgustato”

Il dirigente risponde alle accuse del collettivo degli studenti sulle punizioni umilianti per i responsabili degli striscioni con Meloni e Valditara a testa in giù

Andrea Di Mario, preside del liceo Carducci di Milano

Andrea Di Mario, preside del liceo Carducci di Milano

Milano – “Non dico nulla, sono disgustato e non intendo rispondere ad accuse anonime perché di fatto si tratta di questo, visto che il volantino è firmato solo dal collettivo”. Così il preside del liceo Carducci di Milano, Andrea Di Mario, ha commentato con l’Ansa il comunicato del collettivo studentesco che accusa la scuola di avere esagerato con la punizione degli studenti che, il 4 marzo scorso, hanno appeso fuori dall'istituto i cartonati della premier Giorgia Meloni e del ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara a testa in giù.

Secondo il Collettivo Mille Papaveri, gli studenti puniti con la sospensione e con lavori utili sarebbero stati anche umiliati. "Certo che smentisco”, quelle accuse “Perché sono state scritte falsità - ha proseguito - l'idea dei ragazzi umiliati pubblicamente non sta né in cielo né in terra. Non ci sono state umiliazioni, non siamo in una scuola della Corea del Nord. Di fronte a questa montagna di bugie io voglio mantenere il mio stile”.

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