Liceo Carducci, il collettivo degli studenti contro il preside: “Vergognosi giochi di potere”

La lettera del gruppo Mille Papaveri Rossi consegnata in tutte le classi: “I responsabili dello striscione su Meloni e Valditara derisi e umiliati”

Andrea Di Mario, il preside del Liceo Carducci di Milano

Andrea Di Mario, il preside del Liceo Carducci di Milano

Milano – Hanno lasciato una copia della lettera in ogni classe per far conoscere a tutti gli studenti la loro versione sui famigerati cartonati a testa in giù di Giorgia Meloni e Giuseppe Valditara e le successive punizioni comminate ai responsabili.

Dopo l’iniziale dissociazione dal gesto, il Collettivo Mille Papaveri Rossi del Liceo Carducci è tornato sulla vicenda con un lungo documento dal titolo “Sempre solidali” in cui ricostruisce le tappe della vicenda. Eccolo:

4 marzo – Davanti alla sede del nostro istituto, è comparso uno striscione, insieme a due cartonati del Presidente del Consiglio e del Ministro dell'Istruzione. Non sarà una novità per molti, data la sproporzionata esposizione mediatica.

6 marzo 2023 – II dirigente scolastico convoca in colloqui separati, durante la mattinata, due tra gli organizzatori dell'azione con i rispettivi genitori. I colloqui vengono verbalizzati. Il dirigente comunica che con il colloquio ha inizio un procedimento disciplinare interno secondo quanto previsto dal Regolamento di Istituto. Alla fine dei due colloqui vengono consegnati i verbali, firmati dai genitori e dal dirigente.

7 marzo 2023 – Gli altri responsabili si recano in presidenza per autodenunciarsi allo scopo di mostrare sostegno e prendersi le proprie responsabilità assieme ai compagni convocati il giorno precedente.

14 marzo 2023 – Si tengono i consigli di classe straordinari riservati ai provvedimenti disciplinari per ogni singolo autore dell'azione. Nella convocazione di questi datata 7 marzo 2023 non è contenuta né la contestazione di alcuna violazione del Regolamento di Istituto, né si espongono i fatti accaduti, facendo soltanto un generico riferimento all'art. 45 del Regolamento di Istituto (relativo alle procedure per la salvaguardia del diritto alla difesa dello studente e per l'applicazione delle sanzioni disciplinari) né informa, come previsto dall'art. 45 del Regolamento di Istituto, della possibilità di depositare memorie.

18 marzo 2023 – Arrivano le comunicazioni delle sanzioni disciplinari. 10 giorni di sospensione e 18 ore suddivise in educazione civica e attività socialmente utili. 2 giorni senza obbligo di frequenza (solo questi due giorni sono da considerare assenze).

20 marzo 2023 – Inizio delle sanzioni. Gli studenti, a seguito dello svolgimento delle lezioni di educazione civica, vengono segnati assenti dai propri docenti. Chiedendo spiegazioni viene loro riferito che il dirigente scolastico ha comunicato ai coordinatori di classe di contrassegnare come assenze le ore passate fuori aula, contrariamente a quanto stabilito nel programma della sanzione disciplinare. La maggior parte dei professori non era a conoscenza del provvedimento, dimostrando confusione e scarsa comunicazione tra il dirigente e i docenti stessi.

Nei giorni seguenti la questione si risolverà da sola senza ulteriori richieste dagli studenti, tranne che per una studentessa, la quale ancora oggi risulta assente o presente apparentemente senza alcun criterio e a discapito dei professori.

22 marzo 2023 – Una studentessa, durante una delle ore di attività socialmente utili, è costretta a trasportare a mano, per due rampe di scale e una discesa, in uno scatolone, più di un centinaio di componenti di vecchi computer. Dovrà poi spostare delle vecchie mattonelle con dei secchi per una discesa non asfaltata e dei sacchi della spazzatura. A detta del personale ATA che sorvegliava la ragazza mentre eseguiva gli incarichi, queste erano mansioni posticipate da tempo, ma all'occasione della sanzione se n'è subito approfittato per portare tutto a termine.

24 marzo 2023 – Gli studenti, come parte del lavoro a loro assegnato, devono dipingere di bianco i muri paralleli alla sede del nostro istituto. Vengono "coperte" scritte e disegni accumulati negli anni, nonostante la perfetta consapevolezza della poca efficacia dell'atto. La vernice non era abbastanza opaca da non far trasparire ciò che si era verniciato, i lavori sono stati fatti in maniera grossolana e più rapidamente possibile, anche per volontà della stessa docente di sorveglianza.

I docenti che sono di passaggio non si trattengono dal fare commenti derisori, ad assecondare passanti che insultano apertamente i responsabili, alimentando un clima di umiliazione poco confortevole. Dopo innumerevoli email inviate al dirigente da parte dei genitori degli studenti riguardo i verbali amministrativi dei consigli di classe straordinari che non hanno mai trovato risposta, i ragazzi inviano una lettera alla presidenza, chiedendo di poter visionare gli atti verbali e di ricevere risposte alle richieste dei genitori. Non ricevono risposta.

In data odierna, sia i responsabili dell'azione che i rappresentanti di classe delle singole classi non sono ancora in possesso dei verbali.

Vi elenchiamo i fatti avvenuti in queste ultime settimane per rendervi partecipi e consapevoli di ciò che sta accadendo nella nostra scuola. Non abbiamo intenzione di propinare una posizione ideologica sui fatti accaduti il 4 marzo. Ma vogliamo ricordare che i protagonisti di tutto questo sono studenti e studentesse del nostro istituto. Hanno diritto alla stessa dignità di tutti gli altri studenti, nonostante ci si consideri favorevoli o meno al loro gesto.

Il dirigente scolastico continua a imporre e divulgare un'immagine divisoria della nostra comunità studentesca, ostracizzando gli autori dell'azione, continuando a compiere vergognosi giochi di potere.

Qual è lo scopo di tutto questo? Cosa si vuole dimostrare con questi provvedimenti? È questa la scuola che vogliamo vivere? Vogliamo una scuola che insegni a punire, a deridere e ad isolare?

Gli studenti del Liceo classico Carducci sono uniti e solidali. In sostegno dei compagni sanzionati.

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