"Libri umani a Milano: conoscere San Siro senza pregiudizi"

Una biblioteca vivente a San Siro per rafforzare la coesione sociale: persone che condividono ricordi e frammenti di vita, per restituire al quartiere la "densità" della sua identità. Un progetto di Fondazione Soleterre e ABCittà.

"Libri umani" in piazza per conoscere San Siro senza pregiudizi
"Libri umani" in piazza per conoscere San Siro senza pregiudizi

Si sfoglia la storia di Erminia "in mezzo a quella fitta nebbia di Milano che è rimasta solo nei racconti": "Una giovane donna, il fidanzato e le fette di patata sulla faccia", si legge sulla quarta di copertina di uno dei libri umani, che ieri hanno preso vita a San Siro. Si ripercorre la storia di Mustafa, "un famoso calciatore egiziano, una vita passata tra Milano e la Brianza e la passione per il ballo liscio. La storia di un modo speciale per uscire dall’isolamento e incontrare la gente del quartiere". È un capitolo del progetto “Work Is Progress – San Siro“ di Fondazione Soleterre per rafforzare la coesione sociale degli abitanti.

Con la nuova iniziativa All - ABCittà Living Library – San Siro, nata con la cooperativa sociale milanese ABCittà, in piazza Segesta è stata allestita una vera “Biblioteca vivente“: c’è chi si è aperto condividendo ricordi e frammenti di vita e chi li ha ascoltati, lasciando pure una recensione. "Solo in questo modo è possibile restituire al quartiere la “densità” della sua identità, e non lasciare che questa si appiattisca nei pregiudizi che le vengono attribuiti", spiegano i promotori dell’iniziativa.

Si.Ba.

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