L’Hub dei Talenti rimette in gioco i ragazzi

A un anno dall’esordio, il progetto ha coinvolto oltre 500 giovani della Martesana che rischiavano di scivolare nel purgatorio dei Neet

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di Barbara Calderola

Una risposta alla fragilità dei ragazzi causata dalla pandemia, che "ha messo in crisi la capacità di progettare la vita". Per contrastare i guasti del virus – a farne le spese sono soprattutto i giovanissimi – sette Comuni della Martesana hanno messo in campo “L’Hub dei talenti-Passioni che fanno bottega”, un lungo percorso di orientamento per aiutare i diplomandi a fare la scelta giusta e i Neet, gli under 30 che non studiano e non cercano lavoro, a rimettersi in gioco. Al progetto hanno partecipato in 500, a partire dai liceali del Machiavelli di Pioltello.

Per tutti workshop e laboratori con educatori per fare luce sulle passioni di ciascuno e sul modo per trasformarle in lavoro. Padrona di casa Pioltello, capofila di tutto il piano selezionato nell’ambito del bando "La Lombardia è dei Giovani" promosso da Regione e Anci, accanto ai Comuni di Bussero, Cassina de’ Pecchi, Gessate, Rodano, Segrate e Vimodrone insieme ad Associazione Ala Milano, Fondazione Somaschi, Students Lab e Città Metropolitana. Alla giornata conclusiva al Centro politiche giovanili di Seggiano ha tagliato il traguardo un cammino cominciato un anno fa: oltre all’officina delle attitudini c’è stata una tavola rotonda che ha visto accanto ai ragazzi, istituzioni, tecnici ed esperti "in un reale scambio generazionale – spiega Marta Gerli, assessore ai Giovani di Pioltello –. L’obiettivo è trasformare le proprie inclinazioni in azioni concrete, necessarie per realizzarsi. Dai ventenni è arrivata la richiesta che questa esperienza non si esaurisca, ma continui a supportarli, faremo la nostra parte perché il programma possa svilupparsi ancora. La politica deve farsi carico della domanda in arrivo dalle scuole". Serviva "uno spazio in cui fermarsi e ritrovare sé stessi per fare chiarezza sul futuro – sottolineano i Comuni –. La malattia e le restrizioni hanno spinto tanti adolescenti a chiudersi a riccio aumentando il senso di solitudine e hanno bloccato la spinta creativa sul futuro, spesso la possibilità di sbagliare è vissuta come un fallimento. Le scelte sul domani hanno alla base la propria identità e le qualità personali. Abbiamo messo a punto una strategia per riscoprirle". Fra le iniziative, un approfondimento sul mondo del lavoro, il contrasto ai problemi e alla violenza di genere, lo sviluppo di competenze.

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