Per i bambini ricoverati al Predabissi di Vizzolo c’è la "scuola in ospedale". Il servizio, attivo nel reparto di pediatria e nato da un accordo tra l’Asst Melegnano-Martesana e l’istituto comprensivo della Margherita, è ripartito ieri, in concomitanza col suono della prima campanella.
In pratica, un’insegnante della scuola primaria è a disposizione del reparto per seguire, principalmente, i pazienti fra i sei e gli undici anni. L’iniziativa può estendersi anche agli altri degenti, e così per i piccoli in età da scuola materna sono previsti dei giochi, mentre per i ragazzi dagli unidici ai diciassette anni c’è la possibilità di un aiuto nei compiti, o di un ripasso degli argomenti più impegnativi.
"È un’ottima iniziativa, che aiuta i nostri piccoli ospiti – sottolinea il direttore generale dell’Asst Francesco Laurelli –. Da un lato abbiamo un operatore qualificato in grado di tenere ogni mattina, dal lunedì al venerdì, vere e proprie lezioni da scuola primaria, mentre dall’altro c’è la possibilità d’intrattenere i più piccoli con attività ludiche e di sostenere anche i più grandi. Un aiuto concreto per tenere la mente dei bambini impegnata, cercando di sopperire alla pressione del ricovero ospedaliero".
La maestra tiene regolarmente i contatti con le scuole frequentate dai bambini, in maniera che i giovani degenti possano continuare, nonostante il difficile percorso della malattia, a svolgere regolarmente i compiti, tenersi al passo coi compagni e arrivare preparati alla ripresa delle lezioni. Il servizio è pensato soprattutto a supporto delle degenze lunghe, ma anche chi resta in reparto per brevi periodi può usufruirne.
"La presenza della maestra – aggiunge la primaria di pediatria e neonatologia Paola Bruni – permette inoltre un’attenta osservazione degli atteggiamenti del bambino fuori dall’ambito medico, in maniera da poterne valutare il comportamento e notare eventuali criticità che potranno essere approfondite in una fase successiva, grazie all’ausilio di una squadra di specialisti".
Il reparto di pediatria e neonatologia di Vizzolo, che accoglie ogni anno una media di oltre mille pazienti, è dotato di diciassette posti letto e venticinque culle, di cui cinque dedicate alle patologie neonatali. Il suo bacino di utenza spazia dai piccoli che hanno soltanto un giorno di vita fino alla maggiore età.
Alessandra Zanardi
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