NICOLA PALMA
Cronaca

Milano, all'università Bicocca lezione all’aperto con i docenti No pass

Alle 14.30 incontro con i professori associati Della Misericordia e Van Aken organizzato dagli studenti anti-certificato vaccinale Entrambi hanno sottoscritto l’appello lanciato contro l’introduzione della “tessera verde”

Manifestazione contro il green pass a Milano

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Milano - L'incontro è stato rilanciato ieri pomeriggio sulle chat Telegram che fanno capo al movimento che si oppone al certificato vaccinale: "Ciao a tutti! Ricordiamo l’appuntamento di domani (oggi, ndr ) alle 14.30 presso l’Università di Milano-Bicocca, in piazza dell’Ateneo Nuovo, facilmente raggiungibile grazie alla metro M5. Vi aspettiamo numerosi!", l’invito lanciato dagli "Studenti contro il green pass", una rappresentanza di universitari presente ogni sabato ai cortei che partono da piazza Fontana per paralizzare il centro tra deviazioni di percorso, blocchi stradali e insulti a giornalisti e forze dell’ordine.

Allegato al messaggio, c’è un volantino che lancia due "lezioni all’aperto" che oggi pomeriggio verranno tenute da altrettanti professori associati del polo accademico, sotto il porticato: stando a quanto riportato, Massimo Della Misericordia, che insegna Storia Medievale, parlerà di "Allarme contagio, controllo, discriminazione. Percorsi nella storia", mentre il collega olandese Mauro Van Aken, docente di Antropologia della Contemporaneità, discuterà di "trincee e polarità simboliche nella crisi ambientale".

Entrambi figurano nell’elenco di docenti universitari che a inizio settembre hanno sottoscritto un appello contro il green pass negli atenei: "La “tessera verde” – si legge nel documento firmato tra gli altri anche da Alessandro Barbero – suddivide la società italiana in cittadini di serie A, che continuano a godere dei propri diritti, e cittadini di serie B, che vedono invece compressi quei diritti fondamentali garantiti loro dalla Costituzione (eguaglianza, libertà personale, lavoro, studio, libertà di associazione, libertà di circolazione, libertà di opinione). Quella del “green pass” è una misura straordinaria, peraltro dai contorni applicativi tutt’altro che chiari, che, come tale, comporta rischi evidenti, soprattutto se dovesse essere prorogata oltre il 31 dicembre, facendo affiorare alla mente altri precedenti storici che mai avremmo voluto ripercorrere".

Quindi, la conclusione, "auspichiamo che si avvii un serio dibattito politico, nella società e nel mondo accademico tutto (incluse le sue fondamentali componenti amministrativa e studentesca), per evitare ogni penalizzazione di specifiche categorie di persone in base alle loro scelte personali e ai loro convincimenti, per garantire il diritto allo studio e alla ricerca e l’accesso universale, non discriminatorio e privo di oneri aggiuntivi (che sono, di fatto, discriminatori) a servizi universitari. Chiediamo pertanto che venga abolita e rifiutata ogni forma di discriminazione". Il volantino che pubblicizza le "lezioni all’aperto" contiene anche una delle illustrazioni del pittore e incisore Francesco Gonin per l’edizione del 1840 dei Promessi sposi di Alessandro Manzoni: "Un milanese tiene lontano l’inoffensivo Renzo perché ha paura che lo contagi", la didascalia a corredo dell’immagine, che, inserita in quel contesto, fa subito pensare a un parallelismo con la pandemia da Covid-19.

Non è la prima "lezione all’aperto" che gli studenti No pass organizzano nelle ultime settimane: eventi simili sono andati in scena pure a Bologna, Firenze, Pisa, Brescia e Sassari, come documentato dagli esponenti del movimento sul loro profilo Facebook. E lo scorso 15 ottobre, il giorno dell’introduzione del certificato verde nei luoghi di lavoro, alcune centinaia di studenti hanno sfilato nei cortili interni della Statale per protestare. Senza dimenticare la partecipazione costante alle iniziative di piazza del weekend, con uno striscione sempre nelle prime file.