GABRIELE
Cronaca

L’evoluzione: diventare maratoneti

La Lombardia affronta una massiccia cantierizzazione delle linee ferroviarie regionali nel 2025, con chiusure prolungate e disagi per i pendolari. Emerge la preoccupazione per la mancanza di servizi sostitutivi adeguati.

Moroni

Nell’ultima Conferenza del Trasporto Pubblico Locale della Lombardia sono state presentate le principali cantierizzazioni sulle linee ferroviarie regionali nel 2025: oltre quaranta cantieri, molti dei quali comportano la chiusura di linee o tratte ferroviarie per settimane, mesi e anche anni, come per la Milano-Bergamo via Carnate da Ponte S. Pietro a Bergamo, la Como Albate-Lecco e la Bozzolo-Mantova. Le linee che vedranno lunghi periodi di chiusura sono numerose, per citarne alcune, la Milano-Genova, la Milano-Domodossola, la Lecco-Sondrio-Tirano, la Colico-Chiavenna, la Monza-Molteno-Lecco. Anche il "nodo" di Milano sarà pesantemente coinvolto, in quanto è prevista la chiusura per settori, a iniziare da maggio, anche dei binari della Stazione Centrale, a cui, nel mese di agosto, si aggiungerà la chiusura completa del Passante ferroviario e di parte dei binari di Porta Garibaldi. Facile immaginare gli enormi disagi che le inevitabili deviazioni e cancellazioni causeranno ai viaggiatori, a cui si sommeranno i problemi di sempre. È stato fatto capire che in molti casi non sarà possibile organizzare adeguati servizi sostitutivi con autobus. Molti pendolari e viaggiatori rischiano di essere lasciati a piedi. Si resta esterrefatti e basiti per un programma che, in assenza di un forte intervento da parte del Governo regionale e nazionale, finirà per tradursi in un periodo di "lacrime e sangue" per i pendolari e gli utenti del trasporto ferroviario. Mi domando se, chi ha deciso tutto questo, lo abbia fatto responsabilmente e con consapevolezza.

Giorgio Dahò

rappresentante

dei Viaggiatori a Conferenza Trasporto Pubblico Locale

Nascerà una nuova figura di pendolare: il maratoneta.

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