Moroni
Nell’ultima Conferenza del Trasporto Pubblico Locale della Lombardia sono state presentate le principali cantierizzazioni sulle linee ferroviarie regionali nel 2025: oltre quaranta cantieri, molti dei quali comportano la chiusura di linee o tratte ferroviarie per settimane, mesi e anche anni, come per la Milano-Bergamo via Carnate da Ponte S. Pietro a Bergamo, la Como Albate-Lecco e la Bozzolo-Mantova. Le linee che vedranno lunghi periodi di chiusura sono numerose, per citarne alcune, la Milano-Genova, la Milano-Domodossola, la Lecco-Sondrio-Tirano, la Colico-Chiavenna, la Monza-Molteno-Lecco. Anche il "nodo" di Milano sarà pesantemente coinvolto, in quanto è prevista la chiusura per settori, a iniziare da maggio, anche dei binari della Stazione Centrale, a cui, nel mese di agosto, si aggiungerà la chiusura completa del Passante ferroviario e di parte dei binari di Porta Garibaldi. Facile immaginare gli enormi disagi che le inevitabili deviazioni e cancellazioni causeranno ai viaggiatori, a cui si sommeranno i problemi di sempre. È stato fatto capire che in molti casi non sarà possibile organizzare adeguati servizi sostitutivi con autobus. Molti pendolari e viaggiatori rischiano di essere lasciati a piedi. Si resta esterrefatti e basiti per un programma che, in assenza di un forte intervento da parte del Governo regionale e nazionale, finirà per tradursi in un periodo di "lacrime e sangue" per i pendolari e gli utenti del trasporto ferroviario. Mi domando se, chi ha deciso tutto questo, lo abbia fatto responsabilmente e con consapevolezza.
Giorgio Dahò
rappresentante
dei Viaggiatori a Conferenza Trasporto Pubblico Locale
Nascerà una nuova figura di pendolare: il maratoneta.
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