
Alpini
Milano, 8 febbraio 2018 - Quando c'era, da molti veniva considerata un fastidio. Adesso, a 14 anni dalla sua eliminazione, in tanti la rimpiangono e la politica pensa a una sua reintroduzione. La leva obbligatoria torna prepotentemente al centro del dibattito e lo fa grazie a un’iniziativa, organizzata al Palazzo delle Stelline di Milano dalle associazioni nazionali degli Alpini, dei Bersaglieri e del Fante.
La Lombardia è una terra feconda per le associazioni d’arma. Basti pensare che dei circa 360mila alpini iscritti all’Ana, oltre 50mila sono lombardi, la prima sezione italiana è Bergamo con oltre 10mila iscritti e circa 4mila sono i milanesi. E il tema del ripristino della leva obbligatoria, viene sollevato da almeno 5 anni proprio dal presidente dell’Ana di Milano, Luigi Boffi. «Avverto la necessità – dice – di reintrodurre la leva obbligatoria, certo con modalità diverse da quella di una volta. Bisogna renderla utile alla comunità di oggi». Per Boffi si potrebbe «introdurre una leva di 5/6 mesi obbligatori, applicando l’articolo 52 della Costituzione, che definisce l’obbligatorietà del servizio militare. Se poi vogliamo trasformarlo anche in servizio civile va bene, ma il giovane deve poter fare una scelta: o servizio civile o servizio ausiliario militare». Il presidente ricorda che «oggi le armi sono imbracciate da volontari che sono dei professionisti, e noi abbiamo un patrimonio storico, civile e morale, legato alle nostre caserme, che è abbandonato e sta andando a pezzi. Anche per questo è importante fare una vita di caserma, collettiva, che faccia imparare ai giovani che esiste un ordine costituito e capire quali siano i doveri».
Introducendo il dibattito di ieri alle Stelline, il presidente nazionale delle penne nere, Sebastiano Favero, ha sottolineato la necessità di «rifondere nei giovani il senso dello Stato» e che «è molto più gratificante dare che ricevere». Gli ha fatto eco il vicepresidente nazionale dei Bersaglieri, Daniele Carozzi: «Serve una cultura di responsabilità, soprattutto in un momento in cui la scuola è un parcheggio e la famiglia allo sfascio. Riportare il servizio di leva ha un costo? Io credo piuttosto che sia un investimento». Mentre il presidente dell’Associazione del Fante, Gianni Stucchi, si è detto convinto che «occorra far sì che le nuove generazioni diventino cittadinanza consapevole, sacrificandosi in qualche modo per gli altri».