Ieri pomeriggio a Palazzo Te, a Mantova, le sale della mostra di Picasso brulicavano di visitatori, nel rush finale di un evento che chiude oggi, dopo aver superato i 110mila ingressi. Eppure, appena poche ore prima, qualcuno aveva imbrattato col letame il quadro "Femme couchée lisant", simbolo dell’esposizione. Autori dell’incursione cinque attivisti di Ribellione Animale, due mantovani, un altro lombardo, due arrivati dal Veneto, tra i 20 e i 40 anni. Tutti sono stati denunciati dai carabinieri. Il loro gesto non ha danneggiato la tela che era protetta da una teca in vetro e la mostra è ripresa dopo una breve pausa.
Il gruppo, tre uomini e due donne, è entrato a Palazzo Te, nascondendo negli zaini dei sacchetti pieni di letame. Arrivati davanti al quadro prescelto hanno imbrattato la teca, inalberando cartelli contro la Levoni, azienda produttrice di salumi, sostenitrice di Palazzo Te e sponsor della mostra. L’azione è stata interrotta e i cinque sono stati portati in caserma dai carabinieri. Il sindaco Mattia Palazzi ha chiesto al questore che sia emesso un Daspo urbano nei loro confronti. Palazzi ha anche provato a parlare con loro. "Questi ragazzi ottengono l’esatto opposto di quello che vorrebbero – ha commentato – È una visibilità controproducente. Imbrattare un’opera d’arte è un atto inaccettabile". Il direttore della Fondazione Palazzo Te, Stefano Baia Curioni ha ringraziato il personale del museo, le forze dell’ordine e la conservatrice Roberta Piccinelli. Il gruppo animalista aveva già inscenato proteste al Festivaletteratura e al Food and Science Festival.
T.P.