Travolto e ucciso a 16 anni, la madre: venite a salutare il mio bambino

Resterà aperta fino a domani la camera ardente di Leonardo Caielli, investito venerdì sera dopo una serata con gli amici

Leonardo Caielli

Leonardo Caielli

Trezzano Rosa (Milano) - Amici di famiglia, compagni di scuola, vicini, ma alla camera ardente a Gorgonzola arriva anche chi non conosceva Leonardo Caiellidi persona. Segno del trauma che la morte del 16enne di Trezzano Rosa, falciato da un’auto all’uscita da un pub venerdì sulla Padana, lascia dietro di sé.

Sgomento, incredulità e lo strazio di mamma Alessandra Brambilla, che affida ai social un altro appello dopo quello delle prime ore seguìto alla tragedia: "Venite a salutare il mio bambino". I funerali si terranno domattina alle 10.30 in San Gottardo. La comunità, dove la famiglia è molto conosciuta per l’impegno nel sociale e la professione della stessa madre, insegnante all’Accademia formativa Martesana, ha risposto in massa. Con un fiore, con un biglietto, con un pensiero per quel ragazzo amato da tutti. Una foto con un libro in mano, gli studi al liceo linguistico la sua grande passione, un lavoretto estivo e la serata – fatale – con gli amici: un’esistenza come quella di tutti gli adolescenti. Alla quale ha messo fine quel botto sull’ex Statale fra Cassano e Treviglio. La roulette crudele del caso che fra quattro vite ne sacrifica una e salva le altre tre, mettendo fine a tutto: progetti, legami, futuro. Per Leo solo parole di tenerezza, il sindaco Davide Cataldo "stringe i genitori e i fratelli Francesco e Isabella in un abbraccio".

Il dramma di Trezzano allunga la scia di giovani vittime sulle strade in questo angolo di hinterland. Un anno fa fece la stessa fine Francesco Gallo, l’allenatore 25enne della Cambiaghese che si schiantò in moto a Bettola; a novembre stessa sorte per il coetaneo Francesco Mancini, il calciatore della Pierino Ghezzi di Cassano si ribaltò in auto sulla Sp 104 a Truccazzano. A marzo è toccato a un altro centauro, Camilla Pettinari, la 18enne di Pozzuolo sbalzata sull’asfalto da una macchina, mentre andava a scuola. C’è chi accanto al corpo di Leonardo dice "di essere vicino ai genitori che vivono l’inferno della morte di un figlio" e ricorda tutti i lutti dell’inarrestabile scia di sangue da queste parti, anche quelle più lontane nel tempo. L’Europa ha indicato l’obiettivo: zero croci sull’asfalto entro il 2030, ma da qui, oggi, il traguardo sembra una chimera. Infuria la polemica su quel tratto di Padana buio che si è portato via lo studente. La rabbia corre in rete: "Intervenite subito perché non succeda ancora".

 

 

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