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Leo, il bimbo di cristallo a scuola in un container "Lotto per lui e per i compagni: serve un asilo sicuro"

"Vado avanti nella battaglia, non solo per Leonardo, ma per tutti i bambini, hanno il diritto di frequentare scuole sicure": Irene Marchesi è la mamma del bimbo di quattro anni affetto da osteogenesi imperfetta, malattia genetica rara che rende le sue ossa fragilissime. È un “bambino di cristallo”: ogni ostacolo è pericoloso. La sua storia, raccontata su Il Giorno, è tornata sui banchi del consiglio comunale di Milano. Da novembre 2020 Leonardo frequenta la scuola dell’infanzia Gattamelata: da più di un anno i bambini sono ospitati in un container per i lavori in corso nell’edificio, dei quali non si vede ancora la fine. "Gli spazi sono troppo angusti per bambini normodotati – aveva spiegato la mamma – ed è anche peggio per Leonardo, che può fratturarsi in qualsiasi momento". E gli infortuni non sono mancati. Così avevano chiesto al Comune di poter trasferire il figlio, ma la risposta è sempre stata negativa: "Non è possibile uno spostamento in corso d’anno da una scuola dell’infanzia statale, in cui il bambino è regolarmente iscritto, a una scuola dell’infanzia comunale", ha ricordato nuovamente l’assessore all’Educazione Anna Scavuzzo, ribadendo le risposte dei suoi predecessori, Laura Galimberti e Paolo Limonta: "Si creerebbe un precedente", ha detto, ricordando che il prefabbricato è a norma, che "la scuola si è spesa in modo speciale" e rinnovando la disponibilità ad ampliare l’"assistenza educativa e domiciliare". Di "assurda burocrazia" parla Silvia Sardone, eurodeputata e consigliere comunale a Milano della Lega: "Ricordo che da anni tanti bambini sono costretti a studiare in container perché i lavori di ristrutturazione della scuola durano da sette anni e non sono ancora finiti! Un ritardo incredibile e inaccettabile. I genitori di Leonardo hanno chiesto a Sala un intervento di buonsenso e di cuore. Sarebbe vergognoso dire ancora no". "Stiamo parlando di un infante che è già andato incontro alla frattura di femore e clavicola a causa degli spazi ristretti – aggiunge Gianluca Comazzi, consigliere comunale di Forza Italia –. Mi auguro che il sindaco Sala ascolti l’appello dei genitori".