Legambiente: aria irrespirabile, più limiti anti-smog

Le misure temporanee di primo livello introdotte da martedì non sono bastate a ridurre le concentrazioni di Pm10 a Brescia. Concentrazioni di Pm10 ancora sopra la soglia di guardia di 50 mgmc in città. Le centraline Arpa hanno rilevato valori pari a 73 mgmc in viale Marche, 74 a Città Studi, 82 in via Senato, 61 al Verziere, 80 a Pioltello. Il 23 febbraio si è arrivati a 10 giorni di superamento consecutivi del limite di 50 microgrammi per metro cubo d’aria, con un picco registrato giovedì. Le decisioni sui provvedimenti sono prese, però, solo il lunedì e il giovedì, per cui per le misure di secondo livello che dovrebbero scattare dopo i 10 giorni di superamento bisogna aspettare l‘inizio della prossima settimana (al netto di variazioni del meteo, che dovrebbe portare finalmente pioggia). L’allerta Pm10 sta coinvolgendo tutta la pianura lombarda, soprattutto nella bassa, dove i valori di PM10 superano di oltre due volte quelli previsti come soglia per gli episodi acuti di inquinamento, 7-8 volte più elevati di quelli indicati per il PM10 dall’Oms, 18 volte più alto per il parametro Pm2.5.

Per la presidente di Legambiente, Barbara Meggetto, servono limitazioni "agli spandimenti agricoli di liquami zootecnici, particolarmente intensi in questa fase stagionale, e che nella Bassa rappresentano senza dubbio la prima causa di formazione di particolato atmosferico secondario".

Nell’anno appena trascorso, invece, fa sapere l’Snpa (Sistema nazionale protezione ambiente), "il valore limite annuale del biossido di azoto è rispettato nella larga maggioranza delle stazioni di monitoraggio (97,5%), sebbene sia da registrare il superamento in un numero limitato di stazioni, localizzate in grandi aree urbane in prossimità di importanti arterie stradali: Milano, Torino, Bergamo, Genova, Firenze, Roma, Napoli, Catania e Palermo. Il valore limite orario è invece rispettato ovunque". Da una preliminare valutazione dell’andamento tendenziale, si legge nella nota diffusa da Snpa, "si registra una sostanziale stabilità dei livelli di Pm10 e Pm2.5 rispetto a quanto osservato negli ultimi 3-4 anni, con valori in alcuni casi mediamente più alti nel 2022 a causa probabilmente di un primo trimestre dell’anno particolarmente sfavorevole da un punto di vista meteo-climatico, con frequenti e intensi periodi di stagnazione atmosferica (alta pressione livellata, assenza di precipitazioni, vento molto debole o assente)"

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro