Avvocatessa accoltellata, resta il mistero: "C’è stato un secondo indagato"

Ma ora, ha spiegato la vittima il pm ha chiesto l’archiviazione nei confronti di entrambi i sospettati

L’avvocato Paola Marioni

L’avvocato Paola Marioni

"Confermo che c’è un secondo indagato. Io ho appreso i nomi a gennaio quando è stato possibile esaminare il fascicolo del pubblico ministero che ha chiesto l’archiviazione", per entrambi gli indagati.

Lo ha detto Paola Marioni, avvocatessa che fu accoltellata nel suo studio il 20 luglio del 2017, parlando nei giorni scorsi alla trasmissione “Iceberg Lombardia“. L’avvocatessa era nel suo studio in via dei Pellegrini. Aveva un appuntamento con un cliente che si rivelerà inesistente. Invece arriverà l’aggressore, un uomo che tenterà di ucciderla con cinque coltellate. Si salvò per miracolo.

In relazione al "secondo indagato" l’avvocatessa ha spiegato che "era una controparte di una mia cliente". E ancora: "Lei l’ha visto sicuramente, io non credo di averlo mai neanche incontrato. La vicenda che risale a molti anni fa è legata all’occupazione del box della mia cliente - ha chiarito -. L’indagato la aggrediva con dei cani quando la vedeva in giardino, almeno è quel che posso ricordare ora".

Marioni si è opposta alla richiesta di archiviazione "nei confronti di quello che è stato l’indagato principale", pensionato con vecchie ruggini nei suoi confronti. Il pm, ha detto ancora, "si è concentrato su questo indagato mentre l’altro già nel corso delle indagini è stato abbandonato"

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