REDAZIONE MILANO

Le storie del parco Ravizza. Il passato “equivoco“ e il presente dei bambini

Chi ha una certa età lo ricorda come il “parco dei travestiti“, qualcun altro racconta dei primi ritrovi degli studenti...

Chi ha una certa età lo ricorda come il “parco dei travestiti“, qualcun altro racconta dei primi ritrovi degli studenti...

Chi ha una certa età lo ricorda come il “parco dei travestiti“, qualcun altro racconta dei primi ritrovi degli studenti...

Chi ha una certa età lo ricorda come il “parco dei travestiti“, qualcun altro racconta dei primi ritrovi degli studenti della vicina Bocconi. Una ridda di storie si intrecciano nel parco Ravizza, in zona Porta Lodovica. Fu il primo giardino pubblico lungo la circonvallazione esterna, realizzato a inizio ‘900 come area verde per il quartiere in via di costruzione. Dedicato a una femminista ante litteram, oggi è preso d’assalto da cani e bambini, runners e studenti, ragazzi che si allenano e indiani che giocano a cricket. Ma anche poveri e senzatetto con i sacchi pieni di cibo, ricevuto nella vicina sede del Pane Quotidiano: "Molti di loro organizzano un mercatino e provano a vendere qualcosa", racconta Franco Verderi, che abita in zona da quarant’anni - Comunque è un parco bellissimo e ben frequentato". Così anche per Anna Maria Soldani, che ci viene di frequente: "Ci passo anche di sera ed è molto illuminato. Peccato per chi organizza picnic e feste di compleanno e poi non butta i rifiuti". Rovinando così una delle più ampie aree verdi del Sud di Milano.

Thomas Fox