
Per 52 scale mobili della Metropolitana 3 è arrivato il momento del pensionamento. L’anagrafe non perdona e in tutti e 52 i casi si tratta di impianti giunti ormai a fine vita tecnica. Da qui la delibera approvata dalla Giunta comunale per provvedere alla loro sostituzione. Una delibera che vale più di 18 milioni di euro: per l’esattezza 18.390.184 euro. I giorni di lavoro necessari per portare a compimento i lavori di rimozione e sostituzione degli impianti sono stimati in 790: più di due anni.
Del resto sono da sostituire le scale mobili di 9 stazioni della linea gialla sulle 21 complessive che la scandiscono. Nel dettaglio, si tratta di tutte le scale mobili attualmente in servizio nelle stazioni di Porta Romana, Crocetta, Missori, Duomo, Montenapoleone, Turati, Repubblica, Centrale e Maciachini. Stazioni quasi tutte centrali, stazioni che rappresentano il cuore della gialla. Senza contare che la stima della durata dei lavori deve contemplare anche i tempi necessari ad ottenere il via libera all’esercizio da parte dell’Ustif, l’“Ufficio speciale trasporti a impianti fissi“ del Ministero che certifica la sicurezza di tutto ciò che è o che rientra nel trasporto pubblico, comprese, per l’appunto, le scale mobili. La stima per questa voce è di 30 giorni.
Ma quanto dura la vita di una scala mobile? Trent’anni, stando a quanto si legge nei documenti firmati da Atm e allegati alla delibera della Giunta comunale: le scale mobili in servizio nelle stazioni di Porta Romana, Crocetta e Missori risalgono infatti al 16 dicembre 1990 e la loro vita tecnica è scaduta – si legge – il 16 dicembre 2020, mentre quelle attive nelle stazioni Duomo, Montenapoleone, Turati, Repubblica e Centrale risalgono al 3 maggio 1990 e sono arrivate al capolinea lo stesso giorno e lo stesso mese del 2020. Evidentemente la congiuntura pandemica – che ha avuto inizio e picco proprio nel 2020 – ha rallentato le procedure e impedito che i lavori fossero programmati o iniziassero prima che gli impianti arrivassero a scadenza, almeno dal punto di vista tecnico e normativo. Discorso diverso per le scale mobili in servizio nella stazione di Maciachini: installate il 4 dicembre 2003, andranno a revisione coatta a dicembre 2023, quindi a distanza di 20 anni dalla loro installazione. Anche questi impianti sono però inseriti nella già menzionata delibera di Giunta da oltre 18 milioni di euro.
Secondo quanto si legge sempre nei documenti allegati al provvedimento varato dall’esecutivo di Palazzo Marino, l’intervento appena finanziato consentirà di "disporre di impianti con nuova tecnologia evitando la chiusura delle stazioni metropolitane durante l’esecuzione degli interventi di ristrutturazione completa degli stessi, ridurre l’età media del parco scale mobili, ottenere risparmi sulle prestazioni di manutenzione, ottenere risparmi sui consumi energetici" ma anche di "ridurre i fermi per guasto con relativo aumento della disponibilità all’utenza", che è il punto che più tocca i pendolari e chiunque si sposti ogni giorno con i treni della metropolitana.
Giambattista Anastasio