Aziende cercano lavoratori e non li trovano, le figure professionali più rare a Milano

Boom di offerte di lavoro a Milano, ma scarseggiano le candidature. Mancano anche operai specializzati

Il Centro per l'impego di via Strozzi (NewPress)

Il Centro per l'impego di via Strozzi (NewPress)

Milano, 29 agosto 2018 - Imprese a caccia di professionalità quasi introvabili, società create da under 30 che crescono e macinano utili sfruttando le nuove tecnologie. E, altra faccia della medaglia, migliaia di milanesi tagliati fuori dal mercato del lavoro o nel vortice del precariato. «Ci sono opportunità di lavoro che non vengono colte e che invece possono rappresentare sbocchi occupazionali importanti», sintetizza Alvise Biffi, membro di giunta della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e presidente dell'incubatore Speed MI Up.

Dall'ultima elaborazione dell'ente camerale su dati del sistema Excelsior, emerge che a Milano città metropolitana sono gli specialisti in scienze informatiche, fisiche e chimiche le professionalità più rare. Solo ad agosto sono 410 le assunzioni previste, con una difficoltà di reperimento record: il 75,1%, di fronte a una media del 20%. Il numero dei professionisti non basta per soddisfare le richieste delle aziende, che sono costrette a guardare anche all'estero. Sul tavolo oltre tremila assunzioni previste nell'arco di cinque mesi, ma la maggior parte degli imprenditori evidenzia una «inadeguata competenza e qualificazione» e «un numero ridotto di candidati». Mancano all'appello anche operai specializzati e tecnici informatici. Si aprono praterie per figure professionali legate all'industria 4.0, esperti di robotica e automazione industriale, sviluppo di software e cyber security. Fabio Forghieri, ingegnere informatico tra i fondatori della startup della formazione a distanza Boolean.Careers ha colto l'opportunità lanciando un corso intensivo di 700 ore per professionisti del web d'alto livello, “full stack web developer”, in grado di operare «a tutto tondo» con database e algoritmi. Gli ultimi studenti si sono già collocati in aziende, con diversi tipi di contratto, prima ancora di ultimare il corso. Se gli “smanettoni” trovano ottime opportunità, ad agosto in termini numerici sono gli addetti alle pulizie, i commessi e i venditori i profili più richiesti. Ma risulta molto più facile per le imprese trovarli (difficoltà di reperimento del 5% circa nei primi due casi e del 19,7% nel terzo). Nei prossimi tre mesi le imprese prevedono in tutto 104.510 nuove entrate, di cui quasi 86mila nei servizi (82%). «Rileviamo anche una grande richiesta di artigiani di alto livello - spiega l'assessore al Lavoro del Comune di Milano Cristina Tajani - in particolare per il settore della moda e del design. Per questo abbiamo orientato i corsi professionali delle scuole civiche su mestieri tecnici, legati alla manifattura digitale e all'artigianato». © RIPRODUZIONE RISERVATA

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