Lavori e vuoi la laurea? Sogno possibile

L’Università Popolare riconosce crediti da attività professionali compatibilmente con il percorso di studi desiderato

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MILANO

L’università Popolare di Milano premia chi ha già un lavoro.

Tornare a studiare è ancora più facile, l’Ateneo ha infatti deciso di riconoscere dei crediti da attività professionali e dal curriculum personale, che, compatibilmente con il percorso di studi intrapreso, permette di eliminare alcuni esami. "Questa procedura ci è possibile perché noi non facciamo parte dell’ordinamento italiano ma siamo riconosciuti a statuto speciale come università internazionale" ha spiegato il presidente Marco Grappeggia. Da oggi un’aspirazione di chi non ha mai smesso di sognare può diventare realtà: "Il nostro sistema di tassazione si basa sul reddito, chi ha più bisogno non paga l’università". Nata nel 1901, l’università dopo aver superato la prima guerra mondiale, con Mussolini al governo è stata trasformata in un istituto di cultura fascista: "Un marchio che è stato difficile da togliere – ha ammesso Grappeggia -. Da sempre abbiamo lottato per portare cultura e formazione anche tra quelle classi meno considerate che erano gli impiegati e gli operai prima e oggi gli immigrati". L’università Popolare di Milano è stata la prima in assoluto in Italia ad utilizzare una piattaforma di formazione telematica, modalità che con l’emergenza coronavirus è stata usata da tutti gli atenei non solo italiani. "Noi siamo stati i primi a proporre le lezioni in remoto e alcune in presenza per permettere percorsi di laurea "su misura" e strutturati pensando alle necessità di chi lavora" ha sottolineato il presidente. Sono circa 7mila gli studenti dell’università iscritti ai venti corsi di laurea triennali e magistrali, tra questi: scienze Olistiche, Economia, Diritto, Sociologia ad indirizzo psicologico, scienze Politiche a vari indirizzi, scienze della Comunicazione, Economia, Diritto e Criminologia.

Le iscrizioni all’università sono aperte tutto l’anno e si può cominciare o ricominciare a studiare in qualsiasi momento. Durante l’immatricolazione "chiediamo alle persone di donare qualcosa, che sia il tempo, i soldi o il bene ma di farlo, non a noi, ma a chi si voglia" ha raccontato soddisfatto il professore.

L’Ateneo non lavora solo in Italia ma ha sedi anche in giro per il mondo "abbiamo un legame molto forte con l’Africa ma anche con l’India, cerchiamo di aiutare chi ha più bisogno portando la cosa più importante: la formazione" ha concluso il presidente.

Federico Dedori

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