Lavoratori Tim in piazza "No agli esuberi"

In cinquemila nel limbo solo in Lombardia "Vogliamo certezze sul nostro futuro"

Scioperano e scendono in piazza anche a Milano, con un presidio in programma martedì in Cordusio, i lavoratori di Tim. Sono con il fiato sospeso, per il destino del colosso delle telecomunicazioni, circa cinquemila lavoratori solo in Lombardia anche delle società controllate. "Le incertezze societarie ormai inaccettabili, un piano industriale proteso all’alienazione del Gruppo Tim, l’assenza di rassicurazioni da parte della politica ci costringono ancora una volta a scioperare, a difesa dei livelli occupazionali", spiegano i sindacati Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Lombardia.

"Le scelte scellerate di questo piano “distruttore” di una delle più grandi aziende del Paese – proseguono – mette a rischio in Italia il destino lavorativo di almeno quarantamila lavoratrici e lavoratori e di altrettanti dell’indotto, oltre che far collassare l’intero sistema delle telecomunicazioni". I sindacati puntano il dito contro lo “spezzatino“ che "punta esclusivamente ad una logica finanziaria e non industriale". "Il rischio è troppo grande – concludono – le conseguenze sia per la qualità del servizio che per i livelli occupazionali potrebbero essere drammatiche. Sempre più indispensabile per noi diventa il coinvolgimento dell’intero settore, ma soprattutto la solidarietà dei cittadini lombardi, spesso e volentieri clienti Tim".

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