Protesta lavoratori spettacolo: "Per noi niente ripartenza, serve reddito di sostegno"

Artisti, maestranze e tecnici hanno chiesto un tavolo di confronto e supporto economico fino alla fine della crisi

La protesta dei lavoratori del mondo dello spettacolo (Ansa)

La protesta dei lavoratori del mondo dello spettacolo (Ansa)

Milano, 15 giugno 2020 - Protesta dei lavoratori lombardi del mondo dello spettacolo. La manifestazione è andata in scena davanti alla Triennale di Milano. Presenti circa un centinaio di persone che hanno fatto sentire la propria voce con cartelli e slogan, molti dei quali rivolti al ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, che avrebbe dovuto essere presente all'inaugurazione del palinsesto estivo ma è assente per l'impegno agli Stati Generali. "Anche noi siamo un impegno istituzionale" recitavano infatti alcuni cartelli.

I lavoratori hanno chiesto "un immediato reddito di continuità garantito e adeguato per tutto il periodo di crisi e ripresa del settore - ha spiegato Rita Pelusio, attrice comica portavoce della categoria - almeno fino al 2021". Gli artisti, le maestranze e i tecnici riuniti nel coordinamento lombardo chiedono anche un tavolo di confronto "immediato" sulla ripartenza che per loro fino ad oggi è stata "una bufala". Infatti secondo i lavoratori "non è vero che si riparte, forse 30% delle imprese culturali lo ha fatto lasciando fuori i teatri che non hanno un finanziamento pubblico e gli artisti indipendenti". I manifestanti hanno anche mostrato uno striscione con la scritta: "Il nostro lavoro è dal vivo. No al Netflix della Cultura". 

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