
Il giovane è accusato di tentato omicidio nei confronti dell’ex amico. La vittima si era presentata all’incontro con il padre, per chiarire.
Fermato nella notte l’autore della sparatoria di via Toscana. In manette è finito un ventenne italiano che è stato rintracciato dai carabinieri della tenenza di Rozzano e della compagnia di Corsico. L’accusa per lui è tentato omicidio. Il giovane, residente a Rozzano, verosimilmente per motivi di gelosia, ha teso l’agguato al venticinquenne ferendolo con un colpo di pistola ad una gamba per poi darsi alla fuga. La vittima V.C. 25 anni e l’aggressore M.S. ventenne si conoscevano e pare che in passato fossero stati amici. Poi è accaduto qualcosa, probabilmente una questione di gelosia per una donna. Questa almeno è la versione attualmente accreditata.
Il ventenne pare fosse convinto che l’ex amico insidiava la sua compagna. Dopo una serie di litigi e minacce ha dato appuntamento al rivale in viale Toscana nel parcheggio davanti alla sede della Tim. Qui V.C. si è presentato accompagnato dal padre mentre M.S. 20enne è arrivato a bordo della Peugeot. E sceso dall’auto e ha iniziato a sparare. Sono stati momenti di vero e proprio terrore. V.C. è caduto a terra ferito ad una gamba mentre il padre è riuscito ad evitare i proiettili gettandosi dietro una siepe. Tutto è durato pochissimi istanti. L’aggressore, dopo aver sparato, ha abbandonato l’auto con la quale era giunto sul posto ed è fuggito a piedi in direzione di piazza Alboreto e da qui potrebbe aver imboccato viale Lombardia riuscendo a far perdere le proprie tracce nel dedalo di vie del quartiere popolare. Il padre della vittima, ripresosi dallo choc, ha immediatamente chiamato il 112 e prestato le prime cure al figlio. I soccorritori, giunti sul posto, lo hanno poi trasportato al pronto soccorso dell’Ospedale Humanitas, dove è stato operato la notte fra venerdì e sabato e dichiarato fuori pericolo.
Immediatamente è scattata la caccia all’uomo. Grazie ad alcune testimonianze, all’auto abbandonata sul posto intestata a un italiano e alle telecamere presenti in zona, individuare l’aggressore è stato un attimo. Per alcune ore M.S, si era nascosto, ancora non è chiaro dove. Alla fine sentendosi il fiato sul collo e ormai braccato si è consegnato ai militari nella tenenza dei carabinieri rozzanesi. Per lui è scattato il fermo per tentato omicidio. Ancora non è stata trovata l’arma che il giovane ha utilizzato. Non è chiaro se l’abbia gettata da qualche parte o consegnata a qualcuno per farla sparire. Le ricerche sono ancora in corso e, in supporto ai carabinieri, ci sono anche gli agenti della polizia locale.
Vittima e aggressore avevano alcuni precedenti e certamente tra loro qualcosa è accaduto, tanto che il 25enne voleva incontrare l’aggressore per tentare di chiarire la situazione e aveva portato con sé il padre, come arbitro. Invece M.S ha estratto la pistola e ha sparato. Sono in corso accertamenti, anche per capire se l’aggressore fosse sotto effetto di droghe o altro. Tra i giovani di Rozzano i due sono molto conosciuti e qualcuno racconta di diverse storie "tese" tra loro sfociate nell’agguato a sfondo passionale.