
L’appello di Giralamoda "Vestire consapevole produrre in modo etico"
MILANO
Produrre tessuti e vestire in modo sostenibile: questo l’obiettivo di Giralamoda fino al 18 marzo a Cascina Nascosta con un’opera performativa multidisciplinare, promossa dall’associazione no profit Trama Plaza, spettacoli e performance gratuiti per creare maggiore consapevolezza sulla necessità di una produzione tessile etica e circolare, promuovendo l’inclusione sociale e il rispetto delle risorse naturali.
"Il settore della moda produce dall’8% al 10% di tutte le emissioni globali climalteranti, consuma immensi volumi di acqua dolce, inquina gli ecosistemi e disperde rifiuti (anche plastici) nell’ambiente – spiega Andrea Causo, direttore di Legambiente Lombardia -. L’industria della moda è sempre più “fast” e piegata alla continua evoluzione delle tendenze: produce tonnellate di capi invenduti e destinati ad essere buttati via. La notizia positiva è che la consapevolezza dei consumatori sta aumentando e con essa anche i comportamenti quotidiani. Per questo motivo in occasione del 18 marzo - giornata mondiale del riciclo - abbiamo deciso di dedicare la programmazione culturale di Cascina Nascosta per questo mese alla moda sostenibile proponendo spettacoli di teatro e danza gratuiti, aperti a tutte e tutti".
Il 18 marzo è previsto un evento di “cartomanzia”, un vero e proprio show interattivo, durante il quale un’esperta di moda sostenibile risponderà alle domande che indagano sul sistema moda, per restituire un’immagine completa dell’attuale situazione nel tessile e mostrare l’evoluzione e i cambiamenti che ci sono stati negli ultimi decenni.
Il programma prevede fra l’altro lo spettacolo nato per dire che l’azione del singolo conta e soprattutto che “non siamo soli” in questa Rivoluzione. L’attore partendo da un evento tragico nel mondo del tessile, presenta alcune delle campagne di moda sostenibile più influenti che sensibilizzano i consumatori ad un acquisto più responsabile e che lottano in favore dei diritti dei lavoratori del tessile e per il rispetto dell’ambiente. L’11 marzo invece spazio alla danza con Il re è nudo (dal seme allo scaffale). La potenza ammaliante di una filiera trasparente. Un imperatore chiamato a mettersi a nudo. Gli osservatori chiamati a veder sfilare la verità. Osservatori che diventano consumatori, chiamati a interrogarsi, a esprimersi, a scegliere.